
Piazza Balducci ai Fabbri
Pontedera, 2 agosto 2025 – Via alla raccolta firme tra i residenti dei Fabbri di Treggiaia per provare a risolvere definitivamente il problema dell’invasione delle mosche e delle maleodoranze che stanno affliggendo la frazione. Già ieri pomeriggio in piazza Balducci sono state raccolte le prime firme. Stamani e domattina altri appuntamenti tra i residenti per raccogliere adesioni. In particolare – spiegano i residenti – tra il 14,15 e il 16 di giugno, e nelle giornate seguenti, si è registrata una invasione di mosche ai Fabbri. I residenti avvisarono il Comune di Pontedera e l’Ufficio d’Igiene.
“Dopo alcuni sopralluoghi dell’Ufficio d’Igiene – spiega una residente, Loretta Mainardi – con cui mi sono tenuta personalmente in contatto nella persona del dottor Marco Cignoni, il 19 giugno 2025 il Comune di Pontedera ha effettuato una disinfestazione generale adulticida. Ma qualche giorno dopo ci siamo trovati nella frazione, appena iniziato il grande caldo, ad avere maleodoranze tali da non poter stare fuori all’aperto la sera e non riuscire a dare aria alle case. Nonostante tutto dopo la disinfestazione, anche se in forma minore, sono tornate le mosche. Ovviamente siamo alla fine di luglio ed il problema persiste. Come residente, comprendeteci, non ne possiamo più. Come fatto personale, faccio presente che avevo un cane Rottweiler di 10 anni che aveva problemi “di salute e che purtroppo ho perso il 9 luglio anche per essere stata costretta a dargli uno spray che in genere si dà ai cavalli, perché poverino mi si riempiva completamente di mosche. Quindi oltre al problema anche la perdita del mio adorato cucciolone”.
La causa di queste due problematiche sarebbe stata individuata nella vicina stalla, riaperta da cinque anni, periodo che coincide con l’avvento di questi fenomeni. Nel mese di luglio Arpat, con la polizia municipale e i carabinieri forestali, ha fatto dei sopralluoghi, evidenziando: odori intensi di stalla e sterco animale avvertiti anche a 300 metri dalla stalla, in base a certe condizioni meteo; la presenza di cumuli di digestato (residui di allevamento) in un campo agricolo a circa 1 km dalla stalla (poi messi sotto sequestro dai carabinieri); ed individuando nella movimentazione del digestato e pulizie della stalla come probabili cause dei cattivi odori percepiti dai residenti. “Tutto questo è inaccettabile – dice Mainardi – sono anche invalida al 100%, sto passando l’inferno”.
l.b.