GABRIELE NUTI
Cronaca

L’impresa dell’architetto: Messina-Reggio Calabria in meno di un’ora a nuoto

Marco Baldacci, ex vicesindaco e assessore, ha iniziato a nuotare da un paio d’anni: “Ce l’ho fatta. Ho saputo resistere alle lusinghe di Scilla e Cariddi e salire in barca”

Marco Baldacci all’arrivo a Reggio Calabria dopo la traversata a nuoto dello stretto di Messina

Marco Baldacci all’arrivo a Reggio Calabria dopo la traversata a nuoto dello stretto di Messina

Santa Croce, 15 settembre 2025 – Qualcuno ha ritenuto che a sessant’anni fosse troppo vecchio per la pallavolo amatoriale. Così lui, Marco Baldacci, architetto, ex vicesindaco e assessore a Santa Croce, ha deciso un paio d’anni fa di darsi al nuoto. Senza troppe aspettative e fissazioni, ma con il solo scopo di fare movimento, di alzarsi dalla scrivania per fare sport per la sua salute. In due anni ha scoperto nuove tecniche di allenamento e respirazione e soprattutto ha trovato dentro di sé un’energia e una determinazione che neppure lui pensava di avere. E sabato ha coronato il suo sogno più recente: attraversare a nuovo lo stretto di Messina.

“Ce l’ho fatta – le sue prime parole sui social – Ho portato a termine la traversata dello Stretto di Messina e ho fatto anche un buon tempo, 52’10. Il mio obiettivo era quello di portare a termine la traversata in un’ora, un’ora e mezzo al massimo. Ho saputo resistere alle lusinghe di Scilla e Cariddi, che nei momenti di difficoltà mi esortavano a salire sulla barca di appoggio. Un grosso grazie ai miei due super biohacker, coach e amici Francesco Broggi e Gabriele Giuli”. Biohacker è stata la tecnica seguita da Baldacci in questi anni per alimentazione, respirazione, allenamento mentale e motivazione. A fine agosto Baldacci ha perso il padre e pensava di rinunciare. Poi la scossa decisiva per partire per la Sicilia (la traversata è stata da Messina a Reggio Calabria). “Di impresa si tratta – ammette candidamente l’ex vicesindaco di Santa Croce – Per uno come me che ha iniziato a nuotare soltanto un paio di anni fa.

Un grosso grazie alla società Codicemassimo, a Massimo Filippi, Tony Manfron. Michele Masin, Riccardo Roverato, Chiara Bozzolan, Giuseppe Casella e tutti gli altri biohacker con cui ho condiviso i vari percorsi di ottimizzazione fisica e mentale. Grazie alla mia società di nuoto Swimprove che ha organizzato alla perfezione questo evento sportivo e per l’amicizia che Marco, Luca, Lorenzo e Mattia ci hanno mostrato in questi giorni. E grazie anche ai ragazzi di Traversata dello stretto amatoriale per le loro traiettorie ineccepibili”. La barca d’accompagnamento, sulla quale Baldacci non è mai salito, ha segnato la sua rotta. Quando le correnti erano fredde e impetuose e quando una sagoma si è palesata al suo fianco... Non era uno squalo, ma il subacqueo che effettuava le riprese.

gabriele nuti