CARLO BARONI
Cronaca

Amministratori sotto tiro. Le minacce alla sindaca: "Condannato a un anno"

In Toscana quella di Pisa è fra le province dove si sono registrati più casi. Cecchini: "Un’esperienza dura e difficile". Processo pendente in appello.

Arianna Cecchini, sindaca di Capannoli

Arianna Cecchini, sindaca di Capannoli

Amministratori nel mirino. I dati nazionali – stilati da Avviso Pubblico, la rete degli enti locali contro mafie e corruzione – parlano di numeri importanti. Dal 2010 al 2024, sono stati censiti 5.716 atti intimidatori, di minaccia o violenza contro sindaci, assessori, consiglieri comunali eccetera. In Toscana, quella di Pisa, è una delle province più bersagliate con 48 casi. In Valdera c’è stato in caso recente (2023). Riguarda la sindaca di Capannoli Arianna Cecchini, che ancora vive "vigilata": porta con se un dispositivo "che è collegato – dice Cecchini – al braccialetto elettronico che l’autorità giudiziaria ha imposto quale misura all’uomo che mi ha rivolto pensanti minacce e che per quelle è stato condannato ad un anno". Scatta l’allarme se il soggetto si avvicina a meno di 500 metri.

"Il caso non è finito – ci spiega Cecchini –: il processo è pendente in appello e l’udienza ci sarà all’inizio del prossimo anno. Non avrei mai pensato che mi sarebbe successa una cosa del genere: minacce gravi da una persona che pretendeva di avere una casa dal Comune e che non voleva capire che si sono delle regole da rispettare. Una persona che non lasciavamo per strada: intanto avevamo trovato una momentanea sistemazione in un agriturismo. E’ stata ed è un’esperienza dolorosa, dura, difficile".

Anche il report di Avviso Pubblico parla di amministratori locali sempre più sotto tiro "Purtroppo sì. Specie a livello locale siamo i più deboli, quelli facilmente raggiungibili. Nei piccoli comuni come il mio non ci sono filtri fra sindaco e cittadini, non c’è uno stuolo di segretari e collaboratori. Tutti mi possono incontrare, mi vedono al bar, per strada, a fare la spesa. La vita di noi sindaci è in mezzo alla gente, dentro la comunità".

Perché succede? "I fattori sono molti. Sicuramente c’è un crescendo preoccupante di insofferenza per le regole democratiche e uno scarso rispetto per le istituzioni. Tutto questo merita una riflessione".

E’ arrivato anche un ristoro al Comune nell’ambito dei fondi ministeriali per gli amministratori minacciati "Si, 7mila euro che abbiamo deciso di investire nell’educazione alla legalità fra i giovani".

Carlo Baroni