"Il corpo di Alessandro era fra le macerie": Suviana, così hanno trovato il tecnico toscano

La morte di Alessandro D’Andrea, che era originario di Forcoli, frazione di Palaia. Il ricordo degli amici, il dolore della comunità che ha seguito le ricerche

Ancora una giornata con il cuore in gola. Poi quando già stava calando la notte la tremenda notizia: anche Alessandro D’Andrea è stato trovato. La famiglia a Forcoli ha vissuto l’attesa in limbo tremendo, ancora più dell’inferno, in cui era finito il 37enne tecnico.

Anche il sindaco Marco Gherardini ieri mattina è stato a trovare la mamma, il babbo e le sorelle di Alessandro, recuperato ieri sera sotto l’acqua e le macerie della centrale e idroelettrica di Bargi. "Un abbraccio, poche parole – aggiunge Gherardini –. Sono momenti, questi, in cui c’è poco da dirsi. Se non stare vicini".

Alessandro D'Andrea in una foto scattata mentre lavorava
Alessandro D'Andrea in una foto scattata mentre lavorava

Il babbo del tecnico, saputo dell’accaduto era partito subito per andare nella zona di Camugnano dove si era consumato il dramma che aveva coinvolto anche il figlio. Ha visto con i suoi occhi quello che è successo e quanto siano difficili e pericolose le stesse operazioni di ricerca. Quella di ieri è stata una giornata drammatica.

"Alessandro ha cercato di scappare”

Gli aggiornamenti che si susseguivano con le notizie del ritrovamento senza vita di due dispersi hanno scandito scandiscono drammaticamente l’attesa, già carica di angoscia e di dolore, della famiglia di D’Andrea.

Tutto ancora più duro e graffiante del primo giorno, quando sapemmo dell’incidente. L’amministrazione comunale si è messa a completa disposizione della famiglia per ogni necessità.

"Ho voluto di persona manifestare la vicinanza del municipio e dell’intera comunità – conclude Gherardini –. Noi siamo qui, per ogni cosa per la quale possiamo essere utili".

A Suviana ieri si è lavorato senza sosta per rendere i locali liberi dall’acqua e procedere all’ispezione sotto le macerie. I dispersi che sono stati recuperati erano parzialmente incastrati. D’Andrea ieri a tarda sera mancava ancora all’appello.

E questa mancanza aveva lasciato un filo sottilissimo di speranza. Perché, come ci aveva detto l’anziano zio della madre, del 37enne, Giuseppe "la speranza è sempre l’ultima a morire e non possiamo fare altro in questo momento".

Pensieri con nel cuore e negli occhi Alessandro, i suoi sorrisi, la sua voglia di fare, le sue passioni. C’era anche una vacanza a giugno in Irlanda per la pesca al salmone nei suoi programmi. Lui stesso lo aveva scritto sui social.

Oltre alla pesca, tra le sue passioni c’è anche la musica e il softair, praticato in giro per la Lombardia dove, per lavoro, viveva ormai da diversi anni. E in Lombardia vive anche un sorella, impiegata in polizia. Mentre l’altra sorella, architetto, è tornata a vivere con la famiglia in Valdera.

Forcoli è stata con il fiato sospeso tutto il giorno. Come a Cinisello dove il 37enne aveva la seconda casa. "È un cinisellese d’adozione, non possiamo che stringerci attorno a lui e ai suoi cari" hanno detto i frequentatori di un bar vicino alla Voith per cui D’Andrea lavora sperando in un miracolo. Che però non c’è stato.