GABRIELE NUTI
Cronaca

A est e a ovest del fiume Chiecina. Come sarà la Montopoli del futuro

Varato il Piano strutturale che potrà essere approvato dopo le osservazioni. Zone turistico-ricettive, residenziali e produttive. Occhio al rischio idrogeologico.

L’architetta Claudia Toti (a sinistra) con la sindaca Linda Vanni

L’architetta Claudia Toti (a sinistra) con la sindaca Linda Vanni

MONTOPOLIIl nuovo Piano Strutturale è stato varato dal consiglio comunale. "Definirà la nostra comunità per i prossimi anni – spiega la sindaca Linda Vanni – L’obiettivo centrale è garantire uno sviluppo sostenibile del territorio e migliorare la qualità di cittadini, lavoratori e imprese e tutelare il patrimonio paesaggistico e culturale. In queste pagine sono racchiusi i sogni non di una parte politica, ma di una comunità intera e ci sono scritti gli obiettivi e i passi per raggiungerli". Il percorso è stato avviato nel 2019 e ha subito forti intoppi a causa della pandemia. La redazione del Piano Strutturale è stata affidata nel 2021 all’architetto Graziano Massetani. Ampio il percorso partecipativo. "Il Piano Strutturale ˗ spiega la responsabile dell’Urbanistica l’architetta Claudia Toti – è uno strumento di pianificazione territoriale che definisce gli indirizzi generali per lo sviluppo del territorio comunale, delineando strategie di trasformazione e tutela".

Tra i cambiamenti la riduzione delle Utoe (Unità territoriale organica elementare) che passano da cinque a due, una a ovest e una a est del fiume Chiecina. Le frazioni di Marti, Casteldelbosco e la tenuta di Varramista si configurano con vocazione residenziale e turistico-ricettiva e paesaggistica. A est del Chiecina, Montopoli ha vocazione turistico-ricettiva, Capanne e San Romano con il territorio maggiormente urbanizzato con vocazione oltre che residenziale, produttiva, commerciale e di servizio. Altro tema la riduzione del rischio idraulico con la volontà di trasferire i volumi in aree sicure. A settembre sono già in programma due incontri con tecnici (il 9) e popolazione (11). Trascorso il termine per le osservazioni – 60 giorni dopo la pubblicazione sul Burt – il Comune potrà procedere con le controdeduzioni e richiedere la conferenza paesaggistica prima dell’approvazione definitiva.