FRANCESCO INGARDIA
Politica

Elezioni regionali in Toscana, cambiano gli istituti ma non l’esito del sondaggio: Giani stacca Tomasi

Anche per Swg il governatore verrà riconfermato al primo turno. Forbice di consensi tra il 51 e il 55%, contro l’intervallo tra il 42 e il 46% del candidato del centrodestra. Antonella Bundu tra il 2 e il 4%. Avs brinda

Eugenio Giani, Antonella Bundu e Alessandro Tomasi (Foto Giuseppe Cabras / NewPressPhoto)

Eugenio Giani, Antonella Bundu e Alessandro Tomasi (Foto Giuseppe Cabras / NewPressPhoto)

Firenze, 25 settembre 2025 – Cambiano gli istituti ma non l’esito del sondaggio. Dopo Emg e Noto, anche per Swg Eugenio Giani alle regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre verrà riconfermato governatore al primo turno. Nonostante, qui la differenza del sondaggio, la forchetta dei suffragi si assottiglia di qualche punto percentuale, sempre e comunque sopra la soglia psicologica del 50%. Dunque, Giani batte Tomasi con una forbice di consensi fra il 51 e il 55%, contro l’intervallo tra il 42 e il 46% del candidato schierato dal centrodestra. Questo il verdetto dell’istituto triestino, che ha realizzato una rilevazione commissionata da Sinistra italiana, andando a intervistare 1.006 potenziali elettori toscani fra il 17 e il 23 settembre scorsi con metodo misto Cati-Cami-Cawi (margine di errore stimato del +/-3,1%). Chiude la terza in corsa come outsider, Antonella Bundu, di Toscana rossa scelta negli orientamenti di voto fra il 2 e il 4% degli elettori.

Veniamo al voto di lista. Anche qui piccole oscillazioni rispetto ai sondaggi commissionati da Toscana Tv da Emg e da La Nazione a Noto. Il centrosinistra formato campo largo (da Italia Viva ai 5Stelle) si attesta fra il 51 e il 55% col Pd a guidare la coalizione come primo partito fra il 31 e il 35%, Avs fra il 7,5 e il 9,5%, quindi il M5S fra il 5 e il 7%. Ultima nel centrosinistra sarebbe proprio la lista Giani- La Casa riformista fra il 4,5 e il 6,5%. Sottostimata dunque rispetto ad altre rilevazioni che danno la ‘tenda riformista’ allestita da Renzi con i civici di Giani e +Europa all’8%. La sfida nella sfida è proprio all’interno del campo largo, tra chi sarà la seconda forza della coalizione che peserà di più in termini di gruppo consiliare in Regione e in termini di equilibri di giunta, assessorati e vicepresidente compresi.

Approfondisci:

Elezioni regionali: i candidati alla presidenza e il dibattito de La Nazione, come partecipare

Elezioni regionali: i candidati alla presidenza e il dibattito de La Nazione, come partecipare

"Un grande risultato per il centrosinistra che vincerebbe ampiamente le elezioni regionali toscane e una netta affermazione per Alleanza Verdi e Sinistra che si collocherebbe saldamente come seconda della coalizione progressista con un dato tra il 7,5% e il 9,5% - commentano i leader regionali di Avs Dario Danti e Filiberto Zaratti, rispettivamente segretario di Sinistra Italiana e commissario di Europa Verde -. Pur consapevoli che si tratta di un sondaggio, questo dato conferma quello che stiamo registrando in questa campagna elettorale- aggiungono Danti e Zaratti- crescita di consenso e fiducia nel nostro progetto politico che ci spinge ad affrontare con ancora più determinazione e passione le prossime due settimane di campagna elettorale”. C’è da dire che anche Swg conferma la crescita del Pd rispetto alle politiche del ’22 (26%), nonostante l’intervallo tra il 31 e il 35% sia in linea col 34,7% incassato alle regionali di cinque anni fa. La flessione invece è tutta per il M5s, rispetto all’8,2% delle ultime elezioni europee.

Capitolo centrodestra: il risultato minimo sindacabile è riuscire a eguagliare, se non superare, il 40% di Susanna Ceccardi strappato nel 2020 quando da candidata governatrice in quota Lega fu costretta a cedere il passo a Eugenio Giani. La proiezione di Swg per il sindaco FdI di Pistoia Alessandro Tomasi è sopra il risultato della zarina del Carroccio, tra il 43 e il 47%. Con FdI in espansione (stimata fra il 25,5 e il 29,5%), Lega in contrazione (4 il 6% contro il 20% e passa del 2020) e Forza Italia come seconda gamba della coalizione di centrodestra, in ascesa fra il 7,5 e il 9,5%. A rischio sbarramento la lista civica voluta da Tomasi E’Ora!, data tra l’1,5 e il 3,5%. Niente da fare invece per Noi Moderati - civici per Tomasi, tra lo 0,5 e il 2,5%. Un'ulteriore indicazione emerge dal tasso di fiducia dell'elettorato: sul totale del campione Giani col 39% sopravanza Tomasi fermo al 26%. D'altro canto fra gli indecisi il tasso di fiducia in Giani scende al 23%, ma sprofonda nei confronti di Tomasi al 7%. Dati che rispecchiano anche la conoscenza dei candidati: se l'esponente di Fdi è conosciuto dal 53% dell'elettorato, per Giani la notorietà è dell'84%.