
Coach Marco Andreazza
I lavori nel cantiere chiamato La T Tecnica Gema Montecatini sono appena iniziati ma da quel poco che si può captare dai primi allenamenti un aspetto appare già chiaro: i "leoni" termali la loro nuova identità se la dovranno costruire nella propria metà campo. Lo ha detto chiaro e tondo coach Marco Andreazza: "Sappiamo che dovremo soffrire, ma se riusciremo a farlo insieme e soprattutto divertendoci saremo già un pezzo avanti". Sofferenza, sudore, aggregazione. Concetti sui quali è fisiologico insistere quando c’è prima di tutto da costruire un gruppo. Sul campo però si lavora anche e soprattutto su altro. I primi assaggi della pre-season hanno avuto alcuni ingredienti in comune, su tutti il pallone, inaspettatamente protagonista fin da subito, ma anche l’intensità e i contatti. Il messaggio è chiaro: questa squadra dovrà far sentire alle altre contendenti tutto il proprio tonnellaggio e il proprio atletismo, soprattutto nel momento in cui i giocatori avversari proveranno ad entrare in area, che dovrà diventare la "no-fly zone" rossoblù. Riempire gli spazi nel pitturato, sbarrare la via del canestro sono i comandamenti principali della dottrina Andreazza. E per metterli in pratica il lavoro dei lunghi è essenziale.
Per questo il quartetto composto da Fratto, Acunzo, Strautmanis e Vedovato viene spesso preso da parte e sottoposto ad esercizi specifici. Insieme a loro anche Alberto Bedin, tirato a lucido anche se lontano dal rientro in campo dopo l’infortunio al ginocchio patito in gara-3 della serie contro Mestre: per lui terapie, lavoro individuale e qualche sessione di tiri liberi che non guasta mai. La difesa del perimetro sarà invece deputata agli esterni, con Peroni e Passoni fra i primi del circuito in questo fondamentale, senza dimenticare tutti gli altri. E in attacco? Gli esercizi mirati sulla tecnica individuale o su alcuni movimenti specifici finora l’hanno fatta da padroni, ma qualcosa si è visto anche a livello collettivo: si è lavorato per affinare le spaziature e sono state provate situazioni di pick and roll e pick and pop, con i lunghi tiratori come Acunzo e Fratto liberati spesso per la conclusione anche dalla lunga distanza. Una mossa tattica che presumibilmente vedremo spesso durante la stagione. Proprio l’ex Libertas, insieme ad Andrea Bargnesi, si è già calato nel ruolo di predicatore del "verbo andreazziano" fra i suoi nuovi compagni di squadra. D’altra parte il tecnico di Montebelluna li ha voluti con sé anche per avere garanzie e modelli da proporre già in questa fase embrionale.
Filippo Palazzoni
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