MAURIZIO INNOCENTI
Sport

Il comunicato contro la decisione del Viminale. Biglietto nominale. Tifosi in protesta

Biglietto nominale e acquisto del biglietto da parte della tifoseria ospite entro le 19 del giorno precedente la partita. Il...

La Baraonda Biancorossa in trasferta

La Baraonda Biancorossa in trasferta

Biglietto nominale e acquisto del biglietto da parte della tifoseria ospite entro le 19 del giorno precedente la partita. Il nuovo protocollo d’intesa, firmato anche dal Coni, parla chiaro e stabilisce che i tagliandi per le singole partite dovranno essere associati all’identità di ogni acquirente, sono esclusi gli abbonamenti in quanto già nominali. Una misura che punta alla tracciabilità dei tifosi consentendo un monitoraggio più accurato in caso di episodi illeciti o violenti. L’obiettivo è prevenire la presenza di soggetti non autorizzati all’interno degli impianti. La misura, voluta dall’Osservatorio per le manifestazioni sportive del ministero dell’Interno, punta a rendere più sicuri gli eventi sportivi, migliorare la tracciabilità dei presenti e prevenire episodi di violenza.

Tutto bene? Non tanto perché la decisione non è stata presa bene dalle varie tifoserie organizzate del basket che hanno emesso un comunicato congiunto. "Le tifoserie organizzate della serie A2 e B Nazionale – si legge nel comunicato – esprimono ferma contrarietà nei confronti delle recenti disposizioni imposte dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno. È pura follia quella di imporre alle tifoserie ospiti l’obbligo di acquisto dei tagliandi entro e non oltre le ore 19 del giorno precedente l’evento in ricevitorie autorizzate. Una misura che penalizza tutti i tifosi. Non è accettabile che una famiglia, un semplice tifoso, amante dei propri colori, non possa essere libero di acquistare il tagliando e decidere se seguire la propria squadra il giorno stesso dell’evento, come accade da sempre in ogni realtà sportiva sana. Chiediamo quindi alle istituzioni competenti e alle società di prendere posizione contro questa disposizione assurda, che non garantisce maggiore sicurezza ma genera solo disaffezione e frustrazione tra chi sostiene la propria squadra. Non è questa la strada per migliorare il basket o escludere dinamiche definite "di pericolo". Questa è la strada per allontanare chi ama lo sport".

Maurizio Innocenti

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