GIACOMO BINI
Cronaca

Una grande scoperta: Villa Paterno e la storia Ritrovati frammenti di un’antica chiesetta

Tra i materiali è stato rinvenuto uno stemma della famiglia Sozzifanti. Gli oggetti sono stati sistemati nel giardino e portati nel deposito. Nell’area proseguono gli interventi per realizzare la Ciclovia del Sole. Il proprietario: “Dopo la fine della seconda guerra mondiale la mia famiglia decise di acquistare l’antico edificio”

Massimo Pieragnoli

Massimo Pieragnoli

Pistoia, 11 agosto 2025 – Frammenti di storia dell’antica villa Paterno, in via Sestini al Pontenuovo, sono emersi dai lavori in corso per la realizzazione di un tratto della ciclovia del sole. Sono stati ritrovati uno stemma della famiglia Sozzifanti, antica proprietaria della villa e altri materiali appartenenti ad una chiesetta che si trovava accanto alla scalinata posta all’ingresso monumentale della villa.

I ritrovamenti sono avvenuti sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza durante l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’antico muro di sostegno che delimita il giardino antistante la villa Paterno.

Il chiesino seicentesco a cui appartenevano i materiali ritrovati andò distrutto durante la seconda guerra mondiale, quando l’esercito tedesco fece minare e saltare in aria tutto il complesso della villa di Paterno.

Il comando tedesco, che si trovava alla vicina villa di Celle, decise di abbattere edifici e bosco in una fascia pedecollinare al di sotto della Linea Gotica. Il ritrovamento degli elementi della chiesetta ha così consentito di richiamare alla memoria delle comunità di Pontenuovo e Santomato la lunga storia della bella villa Paterno, che fu costruita nel 1640 con l’aggiunta della chiesetta nel 1685.

La famiglia Pieragnoli, attuale proprietaria della villa, custodisce con cura foto storiche dell’edificio e anche qualche altro reperto, come un’antica testa di leone, o perfino alcuni bottoni di divise militari che sono state trovate occasionalmente durante qualche lavoro di giardinaggio.

“La villa è appartenuta ai Sozzifanti fino ai primi decenni del novecento – spiega Massimo Pieragnoli – poi passò agli Sbigoli che ne erano proprietari quando l’edificio fu fatto saltare dai tedeschi. Dopo la guerra la villa, che era allora ridotta in rovine, fu acquistata dai Loni Coppedè che eseguirono la ricostruzione dell’edificio nella forma attuale, poi, nel 1959 la villa fu acquisita dalla nostra famiglia”.

Il ritrovamento di alcuni pezzi dell’antica chiesetta ha suscitato l’interesse dell’architetto Paolo Caggiano che è autore del censimento del patrimonio ecclesiastico della diocesi di Pistoia e autore di ricerche sulle chiese esistenti nel territorio pistoiese. L’architetto Caggiano, che risiede a Santomato, e dunque a poca distanza dal cantiere, ha visionato i reperti che confermano l’esistenza della chiesetta, attestata tra l’altro anche dalla cartografia leopoldina del 1823.

I materiali ritrovati sono stati al momento collocati in parte nel giardino della villa e in parte sono stati portati in un deposito. I lavori della ciclovia del Sole al Pontenuovo sono stati oggetto dell’attenzione assidua della Soprintendenza che, fin dalla conferenza dei servizi preliminare all’inizio dell’intervento aveva chiesto che fosse “prestata particolare attenzione alla qualità della ricostruzione del muro lungo via Sestini da effettuare a regola d’arte e che sia valutata la possibilità di collocare, nei suoi pressi, un pannello informativo sulla villa Paterno, distrutta durante la seconda guerra mondiale”.