
Il garante dei detenuti Tommaso Sannini è stato il primo a denunciare la situazione
Anche la Camera Penale di Pistoia è intervenuta sul tema del sovraffollamento della casa circondariale di Pistoia. Dopo l’allarme lanciato dal garante dei detenuti Tommaso Sannini, che nei giorni scorsi sulle nostre colonne denunciava una situazione "diventata insostenibile dallo scorso giugno, con 86 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare di 43 posti", si alza la voce del mondo dell’avvocatura.
"Aderendo all’iniziativa ’Ristretti in agosto’, promossa su tutto il territorio nazionale dall’Unione Camere Penali Italiane – spiegano salla sezione pistoiese –, lo scorso 6 agosto, una nostra delegazione composta per l’occasione dagli avvocati Daria Bresciani, Lorenzo Cerri e Maurizio Bozzaotre (rispettivamente presidente, vicepresidente e segretario della Camera Penale di Pistoia, ndr), ha fatto visita alla Casa Circondariale Santa Caterina di Pistoia".
"Il primo dato da riscontrare è che, purtroppo, la situazione in termini di presenze è assai peggiorata – confermano –. Attualmente i detenuti sono oltre ottanta (di cui circa la metà in attesa di giudizio), con un notevole incremento verificatosi negli ultimi tempi a causa del generale sovraffollamento carcerario. Per ospitare i nuovi arrivi sono stati aggiunti posti letto nelle varie stanze – rimarcano –, in alcuni casi fino a giungere a sei persone per stanza".
Numeri che la dicono lunga sulla situazione emergenziale che si vive in Santa Caterina in Brana. "È evidente che tutto ciò non può essere ulteriormente sostenibile – mette in chiaro la Camera Penale –, non solo per i detenuti ma anche per il personale di polizia penitenziaria (quest’ultimo invece, manco a dirlo, sottodimensionato). E dunque è necessario che ci si attivi urgentemente nelle sedi competenti per alleggerire il sovrannumero di cui soffre il Santa Caterina".
C’è però anche una notizia positiva, con la ventilata possibilità dell’apertura di nuovi locali a disposizione dei cosiddetti ’semiliberi’. "In tale direzione – rivelano – entro la fine dell’anno dovrebbe (ma il condizionale sembra d’obbligo) essere inaugurata la nuova sede destinata ai detenuti ’semiliberi’, ossia coloro ammessi al beneficio di uscire durante il giorno ed essere ristretti solo per la notte, nell’ex convento francescano di via degli Armeni".
"Altra nota positiva – aggiungono – consiste nelle molteplici attività di carattere culturale e rieducativo portate avanti da assistenti sociali e funzionari socio-pedagogici (purtroppo anch’essi sotto organico rispetto alle presenze e all’importante lavoro da svolgere). A tale proposito, all’interno e attorno al ’pianeta carcere’, abbiamo avuto il piacere di incontrare e conoscere tante persone (agenti e ufficiali di polizia penitenziaria, personale sanitario, funzionari, assistenti sociali, volontari ’esterni’) che ogni giorno, nonostante le grandi difficoltà logistiche e pratiche, svolgono il loro lavoro con dedizione e passione, cercando meritoriamente di attuare quel principio rieducativo che la nostra Costituzione pone necessariamente quale scopo ultimo della sanzione penale. Per parte nostra – conclude Il consiglio direttivo della Camera Penale di Pistoia –, continueremo a monitorare la situazione e non esiteremo a denunciarne le criticità".
Alessandro Benigni