ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Tutti i nodi del Pd. Dika può sparigliare. Mazzanti ammonisce: "Percorso sia interno"

Si fa sempre più concreta la discesa in campo del portavoce di Giani. Listino, il tempo stringe: Trallori tiene, Fratoni spera, Bertinelli defilato.

Si fa sempre più concreta la discesa in campo del portavoce di Giani. Listino, il tempo stringe: Trallori tiene, Fratoni spera, Bertinelli defilato.

Si fa sempre più concreta la discesa in campo del portavoce di Giani. Listino, il tempo stringe: Trallori tiene, Fratoni spera, Bertinelli defilato.

di Alessandro Benigni

PISTOIA

S’infiamma (ed è proprio il caso di dirlo) la corsa verso il consiglio regionale in casa Partito Democratico. Una casa che presto rischia di diventare una polveriera, data la complessità dello scacchiere da comporre. Dando infatti ormai per certe le elezioni per il 12 e il 13 ottobre, le liste dei candidati dovranno essere consegnate entro il 12 settembre. Questo significa che in meno di un mese i giochi dovranno essere conclusi. Ma di certezze, al momento, non ce ne sono. O meglio, ce n’è una: il candidato alla presidenza sarà Eugenio Giani. Un’investitura salutata con soddisfazione da tutto il Pd pistoiese: "Secondo noi ha svolto un ottimo lavoro – ammette il segretario provinciale dem Marco Mazzanti –, amministrando bene, dando la giusta attenzione ai territori e mettendo la firma su tante norme coerenti con i valori del centrosinistra. E personalmente – aggiunge – sono anche soddisfatto per l’obiettivo raggiunto del ’campo largo’, viatico ideale per la costruzione di una coalizione progressista stabile. Un percorso sulla falsariga di quello che abbiamo avviato a Pistoia".

Ma prima di guardare agli alleati, il Pd pistoiese ha il suo bel daffare con le questioni interne per comporre il famigerato ’listino’ dei sei candidati (tre uomini e tre donne) al consiglio regionale. E qui la situazione si fa complessa, specie dopo che sul tavolo è piombata la carta Bernard Dika. Non proprio una carta qualunque: enfant prodige del partito (nato il Albania nel 1998, è stato tra i venti millenial che componevano la direzione nazionale dell’allora segretario Renzi), alfiere della Repubblica, è l’attuale portavoce del presidente regionale. Tradotto, l’uomo di fiducia di Giani. Che infatti pareva scettico nel far correre il suo alfiere per il consiglio regionale, sottraendolo alla campagna presidenziale. Questo, almeno, fino a pochi giorni fa, quando sono iniziati a fioccare gli endorsement del territorio (prima dal mondo Gd, poi dai alcuni municipi della Valdinievole) per una sua ipotetica candidatura. Difficile pensare che si tratti di un caso.

"Sulla questione non rilascio dichiarazioni", ci fa sapere il diretto interessato, al momento votato all’ascolto del territorio. Ma è ovvio che la faccenda non sia campata in aria, tutt’altro. Visto anche che di smentite, ad ogni livello, non ne sono arrivate. Mazzanti, dal canto suo, apre: "Ben vengano profili in grado di arricchire la nostra lista e di contribuire alla vittoria del centrosinistra"; pur cercando di mettere un freno alle ’fughe in avanti’: "Il dibattito sulle candidature va svolto all’interno del partito – ammonisce –. Fra 10/15 giorni convocherò la direzione e avvieremo il percorso per definire i sei nomi. Cautela, dunque. Specie da parte dei primi cittadini ’civici’". A buon intenditor...

E gli altri? Riccardo Trallori continua a battere il territorio in lungo e in largo: una lunga fase di confronto e ascolto che va avanti da mesi. È evidente che l’eventuale discesa in campo del portavoce del Governatore sarebbe per lui un duro colpo, ma appare difficile che rinunci alla corsa. Di contro Marco Niccolai, dopo due mandati, sembra tagliato fuori dalla bagarre per la deroga per il terzo. Chi invece nutre ancora delle chance è Federica Fratoni, che nei suoi primi cinque anni in Regione è stata assessore: potrebbero non ’contare’, anche se il Pd regionale non ha ancora preso decisioni definitive in merito. Tornando in ambito schleiniano, dovrebbe essere della partita Simona Querci. Defilato, infine, Samuele Bertinelli: lo sguardo dell’ex primo cittadino, infatti, pare più proiettato verso le Amministrative. Un’altra partita tutta da giocare.