
Alia spiega che l’esclusione dalla tariffa prevede la mancanza di arredi e di tutti i servizi di rete: luce, acqua e gas
Mille euro l’anno di Taric per una casa dove non abita nessuno e quindi non viene prodotto neanche un grammo di rifiuti. Il proprietario, Giuseppe Palmieri, residente a Prato, ha ereditato l’abitazione dopo la morte di sua madre che vi risiedeva fino a due anni fa. "Quest’anno ho ricevuto fatture trimestrali da 250 euro ciascuna – spiega il signor Palmieri – una cifra molto superiore a quella che pagava mia madre quando era in vita e come residente usufruiva del servizio di raccolta dei rifiuti. Ci fanno pagare come se ci fossero sei residenti. Siamo anche tenuti a mettere fuori i bidoni pena una sanzione". In effetti il regolamento della Taric, che è comunale, ma è lo stesso per tutti i comuni dell’ambito che adotta la tariffa corrispettiva, stabilisce all’articolo 22 comma 15 che anche solo la presenza di arredo nell’abitazione o l’allacciamento di una qualsiasi utenza (luce, gas, telefono, internet, acqua): "Costituiscono presunzione semplice della detenzione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti". Presunta dunque l’"attitudine" a produrre rifiuti la tariffa viene applicata "sulla base degli svuotamenti minimi". La quantità degli svuotamenti minimi di rifiuti indifferenziati viene calcolata sulla base del numero dei residenti e qui arriva un ulteriore aggravio per Palmieri che essendo non residente a Montale e avendo "a disposizione" la casa ereditata dalla mamma, rientra in una tabella (comma 5 dell’articolo 26 del regolamento) che stabilisce "convenzionalmente" che siano sei gli occupanti di una casa sopra i 200 metri quadrati. Finché la mamma di Giuseppe era in vita come residente di Montale la Taric era commisurata a un componente, ora invece viene calcolata su sei. Palmieri sostiene anche che l’appartamento non arriva ai 200 metri, ma questa è una questione di misure da accertare, mentre la ragione della protesta è sul fatto che si paghi di più quando una casa è vuota. Alia Plures precisa: "La normativa vigente a livello nazionale – così come riportato anche nel Regolamento comunale – prevede l’applicazione della tariffa in presenza di occupazione o detenzione dell’immobile a qualsiasi titolo, a prescindere dalla reale frequenza d’uso. Perché l’immobile possa essere escluso dalla tariffa – come da Regolamento –, devono sussistere contemporaneamente le condizioni di assenza di arredi e disallaccio completo dai servizi di rete (energia elettrica, acqua, gas). In mancanza di questi requisiti, l’immobile rientra nel calcolo tariffario. Dal momento che i detentori sono non residenti la tariffa viene calcolata in funzione della superficie, e ciò può comportare il passaggio a scaglioni tariffari più elevati". Alia precisa inoltre che non c’è sanzione per la mancata esposizione dei contenitori, ma per il loro mancato ritiro e invita l’utente a recarsi in azienda per esaminare il caso nel dettaglio.
Giacomo Bini