SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Sempre meno debiti con le banche. Calo costante anche per i depositi

PISTOIA Una situazione debitoria in leggero, ma significativo, miglioramento per quel che concerne il rapporto fra pistoiesi e mondo bancario ma,...

Uno sportello bancario (foto d’archivio)

Uno sportello bancario (foto d’archivio)

PISTOIAUna situazione debitoria in leggero, ma significativo, miglioramento per quel che concerne il rapporto fra pistoiesi e mondo bancario ma, di contro, anche un’interessante crescita in termini di valori per i titoli a custodia come prodotto di investimento. Sono numerose le classifiche che riguardano la nostra provincia all’interno del rapporto annuale sull’economia toscana pubblicato, in questi giorni, dalla Banca d’Italia.

In particolar modo, l’attenzione in termini economici si concentra su tre aspetti: prestiti, depositi e titoli a custodia. Alla prima voce siamo passati da 6 miliardi e 869 milioni di euro della fine del 2022 ai 6 miliardi e 524 milioni: la necessità di liquidità c’è, ma sta regredendo e, soprattutto, la provincia di Pistoia è la terza davanti col valore più basso davanti a Massa Carrara e Grosseto. Calo costante, siamo sul -4,2% nel giro di dodici mesi, anche per quanto concerne i depositi scesi da due anni sotto la fatidica soglia dei 7 miliardi di euro. Infine, discorso differente per i titoli a custodia che, nel solo ultimo anno, sono cresciuti del +12,1% in linea con la media regionale degli ultimi anni. Ritmi bassi, a livello economico, anche per l’apertura nell’ultimo decennio di start-up innovative: nella nostra provincia ce ne sono state 65, terz’ultimo posto in Toscana davanti a Grosseto e Massa Carrara.

Le rilevazioni pistoiesi, poi, vanno inserite nel panorama generale della Toscana dove, in base all’Iter della Banca d’Italia, l’aumento del prodotto sarebbe del +0,6% (un decimale in meno della media nazionale). Questo per il mancato apporto del settore manifatturiero, penalizzato dalla crisi del sistema della moda, il cui calo non è stato del tutto compensato dal buon andamento di altri comparti ed il turismo è andato a crescere solo grazie alla presenza di stranieri. Esattamente su questo fronte ci sono dati da analizzare per la provincia: nel capoluogo, e zona montana, il dato è sostanzialmente stabile fra 2023 e 2024 (+0,7%) ma un +6,6% nel confronto dell’ultimo quinquennio con un incremento della presenza straniera addirittura del +14,6%. Subisce uno stop pesante, invece, la Valdinievole che è ferma sia nel confronto dell’ultimo anno (+0,5%) e perde il -2,7% nel quinquennio 2019-24.

S.M.