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Vicofaro: c’è l’ordinanza di sgombero per i migranti in parrocchia

Pistoia, la decisione, spiega il sindaco Alessandro Tomasi, nasce dal tavolo prefettizio aperto per monitorare il caso che da tempo si trascina in città. Al parroco don Biancalani vengono dati venti giorni di tempo per liberare le stanze. Il sacerdote prepara un ricorso

Il sindaco di Pistoia Tomasi e, a destra, don Biancalani. Sulla parrocchia di Vicofaro pende ora un'ordinanza di sgombero da eseguire entro venti giorni

Il sindaco di Pistoia Tomasi e, a destra, don Biancalani. Sulla parrocchia di Vicofaro pende ora un'ordinanza di sgombero da eseguire entro venti giorni

Pistoia, 7 giugno 2025 – Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha emesso un'ordinanza di sgombero per i locali della parrocchia di Vicofaro dove da tempo sono ospitati un gran numero di migranti. L'ordinanza dà tempo 20 giorni per l'effettuazione dello sgombero degli ospiti presenti nella struttura.

"L'ordinanza - spiega il sindaco Tomasi - nasce da una decisione maturata al tavolo prefettizio aperto su Vicofaro, che è lo strumento che abbiamo per agire su una situazione di rischio come quella che persiste nella parrocchia, con un ulteriore aggravamento evidenziato nei recenti sopralluoghi congiunti di polizia municipale, Asl e vigili del fuoco. In particolare - spiega ancora il sindaco - emergono criticità significative sia sull'aspetto igienico che su quello sanitario. Inoltre gli screening messi a disposizione dalla Asl, non sono stati utilizzati, se non in minima parte. Dopo la condivisione del problema con il ministro Piantedosi, che si è subito attivato, il ministero dell'Interno, dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, ha individuato 70 posti tra Cas e Sai. Sono posti trovati con uno sforzo straordinario e messi a disposizione per dare un'alternativa a quel modello che mette a rischio per primo chi viene accolto".

"Le istituzioni - aggiunge Tomasi - hanno quindi creato le condizioni e dato gli strumenti per decongestionare la parrocchia, ma anche in questo caso la misura è stata utilizzata in minima parte. La chiave per risolvere la situazione resta sempre quella della collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, anche nello sgombero ordinato con l'atto che ho firmato ieri e che è frutto, lo ricordo, di una decisione corale presa al tavolo della Prefettura".

"Non c’è umanità”: così don Biancalani replica all’ordinanza di sgombero. I suoi legali intanto preparano un ricorso sull’ordinanza.