
Il Comitato dei residenti interviene dopo la riunione con il vicario don d’Angelo. Attacchi al vescovo: "Mandare i migranti pochi km più in là non risolve nulla".
"A Spazzavento speravano di incontrare il Vescovo, ma lui non si è presentato e ha mandato il vicario, don Cristiano D’Angelo. Io mi sono limitata a scrivere un post su Facebook per fare un resoconto della serata e Monsignor Tardelli ci ha risposto con due messaggi che ci hanno fatto cadere le braccia". Sono indignati, i residenti del quartiere di Vicofaro, che ieri pomeriggio hanno voluto rendere noto quello che è successo la sera di venerdì 9 maggio a Spazzavento, in chiesa dove si è parlato del progetto di utilizzare l’edificio che un tempo era l’asilo per accogliere una parte di migranti ospiti di don Biancalani ora in sovraffollamento. In chiesa si è presentata tutta Spazzavento per una protesta compatta e per ribadire il No all’arrivo dei migranti, ma c’erano anche persone arrivate da Vicofaro.
"Noi desideriamo capire il comportamento del Vescovo, che prima ci ha risposto con un messaggio che a Spazzavento non era prevista la sua presenza e poi ci ha inoltrato una lettera scritta da gente di fuori Pistoia dove veniva elogiato il lavoro che don Biancalani sta facendo con questi ragazzi che stanno a Vicofaro - proseguono i cittadini del comitato - allora ci domandiamo perché non veniamo ascoltati anche noi che invece viviamo quotidianamente i disagi di abitare nei paraggi di questa parrocchia e che da anni gli scriviamo lettere di denuncia. Dopo tutto quello che è successo recentemente, davvero Monsignor Tardelli continua a credere che Biancalani abbia fatto un buon lavoro?".
Da Vicofaro i residenti chiedono di tornare alla normalità, "di avere una chiesa luogo di culto per pregare e non un bivacco dove oltre cento ragazzi vivono accatastati, in condizioni igieniche penose e con risvolti che portano a tensioni e conflitti tra di loro - dicono i membri del comitato - poi è ovvio che le conseguenze ricadono anche su di noi cittadini che assistiamo a liti, presenza di sporcizia, a volte anche minacce perché tra di loro ci sono sia quelli tranquilli che quelli violenti. Noi siamo stati tacciati di razzismo, ma al contrario, vogliamo che finisca una situazione che fa vivere in condizioni disumane questi ragazzi e ha effetti negativi sul nostro quartiere. Ormai la parola Vicofaro è diventata sinonimo di degrado". Il trasferimento a Spazzavento di alcuni migranti però non rappresenterebbe la soluzione: "Perché non sarebbe un luogo di assistenza ma un altro parcheggio - dicono a Vicofaro - non è mandandoli a pochi chilometri di distanza che la storia finirebbe. Perché qui ne arriverebbero altri. Abbiamo consigliato il Vescovo di mettere a disposizione una delle sue residenze, mandarci don Biancalani con i migranti, visto che crede nelle sue capacità, così libera le chiese di Vicofaro e Ramini e lascia stare l’asilo di Spazzavento".