La beffa della neve all'Abetone. "Mai così da decenni, eppure è una tragedia"

Impianti chiusi, non ci sono date certe e ormai la stagione sciistica è appesa a un filo. "I ristori saranno fondamentali"

Neve all'Abetone

Neve all'Abetone

Abetone (Pistoia), 16 gennaio 2021 - Da decenni non si vedeva una nevicata così abbondante, tre metri caduti in soli tre giorni. Ma all'Abetone e sulla Montagna Pistoiese tutta quella neve fresca non farà la gioia di nessuno, perché gli impianti di sci restano ancora fermi in base al nuovo Dpcm.

Quasi una beffa per gli operatori, tanto più che con la Toscana in zona gialla non ci sono divieti nel raggiungere gli impianti di risalita.

"Per le persone che lavorano qui, e devono portare un reddito a casa, è una tragedia che non si possa sciare - dice Alessandro Barachini, sindaco reggente di Abetone Cutigliano - Il governo, a torto o a ragione, ha imposto di non aprire gli impianti e le date che ci vengono dette sono tutte campate in aria. Ci comunichino quando intendono riaprire sul serio".

"Abbiamo avuto la più grande nevicata da 40 anni - aggiunge il sindaco - non tanto per la quantità di neve caduta nella stagione ma per quella caduta in soli tre giorni. Ora la situazione è tranquilla e oggi abbiamo tanti turisti venuti a fare ciaspolate e scialpinismo. Vogliamo chiedere di capire se gli impianti di risalita sono chiusi per gli sciatori ma se possono essere aperti per chi sale in quota senza gli sci. Per noi sarebbe importante capire se è possibile prendere una seggiovia per raggiungere un rifugio".

Per Rolando Galli, presidente della società Abetone funivie e Consorzio turistico Apm, "tutti speravamo di poter riaprire dal 18 gennaio. Capiamo i problemi della pandemia e siamo responsabili ma è una tragedia economica per tutta la montagna. La data del 15 febbraio segna una deadline, perché se ci sarà un ulteriore rinvio si potrà dire conclusa la stagione, in quanto sarà antieconomico aprire le stazioni solo per 15-20 giorni".

Sul fronte dei ristori, aggiunge, "al momento non ci sono notizie ma saranno fondamentali. Speriamo che il governo metta veramente sul piatto dei ristori reali o la montagna scomparirà dalla geografia turistica italiana".