
Controlli a tappeto da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza: nella foto, parte del materiale sequestrato
Controlli a tappeto da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza in alcuni esercizi commerciali finiti nel mirino per la vendita di articoli di bigiotteria, oggettistica e abbigliamento non conformi che causeranno multe, nel centro città, fino a oltre 25mila euro per un totale di circa 900 prodotti sequestrati. Un obiettivo raggiunto in maniera cospicua, grazie alla volontà della Guardia di Finanza di portare avanti l’azione a tutela dei consumatori e dell’imprenditoria legale nell’ambito del Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti per verificare che i beni posti in vendita fossero conformi alle vigenti norme in materia di sicurezza dei prodotti.
Come detto, il totale messo nel sacco dai finanzieri del Gruppo Pistoia e della Compagnia Montecatini Terme riguarda irregolarità in tre negozi, rinvenendo e sequestrando 884 articoli di bigiotteria, oggettistica e accessori di abbigliamento, non conformi agli standard minimi di sicurezza previsti per la loro commercializzazione nell’Ue.
Nel capoluogo si è provveduto al sequestro di 666 bracciali e orecchini, sprovvisti delle informazioni minime sull’origine e la composizione, e 185 prodotti di oggettistica, costituiti prevalentemente da decorazioni per la casa a tema pasquale, per l’assenza di indicazioni sui materiali con cui erano stati fabbricati. In entrambi i casi, è scattata la segnalazione alla Camera di Commercio di Pistoia - Prato, che provvederà ad irrogare le connesse sanzioni amministrative fino a 25.823 euro per ciascuno.
Sempre nello stesso ambito, la Compagnia di Montecatini Terme ha sequestrato in un grande magazzino di Massa e Cozzile 33 accessori di abbigliamento per lo sport (supporti in tessuto, per polsi, gomiti e caviglie) privi dell’esatta descrizione delle fibre utilizzate per la loro produzione andando a violare le normative sull’etichettatura dei prodotti tessili: in questo caso, per il rappresentante legale della società e per quello dell’unità locale, saranno in arrivo sanzioni amministrative da un minimo di 700 euro ad un massimo di 3.500.
S.M.