ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

La Pistoiese per Pistoia. Fondatori parla chiaro: "Stiamo facendo del bene"

L’amministratore delegato orange: "La città ci stia più vicino, l’affetto serve". Il punto su giovani e strutture: "Abbiamo raddoppiato i numeri, ci crediamo. Adesso riqualifichiamo Pistoia Ovest, ma servono bandi lunghi per dare slancio".

Fabio Fondatori, ad della Pistoiese

Fabio Fondatori, ad della Pistoiese

di Alessandro Benigni

PISTOIA

Fabio Fondatori, amministratore delegato della Pistoiese, è pronto a tuffarsi nella nuova stagione? Come giudica il lavoro portato avanti finora?

"A livello prettamente sportivo, credo che il direttore Taibi e il tecnico Andreucci abbiano fatto un lavoro eccezionale. È stata allestita una squadra importante nei tempi giusti. Da anni non succedeva che la squadra partisse al completo per il ritiro. In tutta Italia stanno parlando bene della rosa... Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. E il girone che ci attende è bello tosto".

Un girone praticamente senza derby. Positivo o negativo?

"In termini di attaccamento, certamente non aiuta. Al tempo stesso l’assenza di grandi piazze può aiutare a far sì che il nostro tifo la faccia da padrona, soprattutto al Melani".

Ha parlato di attaccamento. Quanto ne percepisce, nei confronti della ’nuova’ Pistoiese?

"Onestamente, mi piacerebbe percepire un po’ più di entusiasmo e vicinanza attorno alla nuova Pistoiese. Credo sia importante rendersi conto della grande opportunità che rappresenta una figura come Sergio Iorio: un imprenditore di livello internazionale, innamorato della Pistoiese e con un progetto serio e ambizioso per questi colori. È una fase decisiva per il futuro del calcio a Pistoia, Iorio è l’ultimo treno per la Pistoia del pallone, sta a tutti noi dimostrare di crederci davvero".

Si aspetterebbe più presenze? Una risposta tangibile dalla campagna abbonamenti?

"Mi aspetterei più vicinanza diciamo, poi l’affetto – che comunque è cresciuto, rispetto allo scorso anno – si può dimostrare in tanti modi. La Pistoiese è un simbolo della città e come tale andrebbe coccolato e tutelato da tutti, istituzioni, categorie e cittadini. Anche per colpa dei guai giudiziari della precedente proprietà, i rapporti con pezzi importanti della nostra comunità a volte sono da ricucire. Invece la Pistoiese fa solo del bene, alla comunità: offre esperienze vere, di aggregazione, socialità e divertimento a ragazzi e famiglie in un’epoca in cui la società ci vorrebbe sempre davanti ad uno schermo; crea valore economico per la città; genera ricadute positive sul territorio, anche indirettamente".

Non per niente state investendo molto sul giovanile.

"I dirigenti del settore giovanile hanno fatto un gran lavoro. Abbiamo quasi raddoppiato i numeri dello scorso anno in termini di ragazzi iscritti, abbiamo introdotto professionisti come Stefano Carobbi e Angelo Pagotto, siamo contenti. Abbiamo la juniores nazionale, che giocherà al Melani per farla avvicinare ai nostri tifosi; due squadre regionali, allievi e under 18. E poi tutte le altre categorie giovanili, più femminile e futsal. Dispiace che si siano creati alcuni imbarazzi con delle società del territorio, ma il nostro approccio è stato sempre corretto e trasparente. Tanti ragazzi, invece, si sono presentati direttamente alla nostra porta. In ogni caso, la collaborazione con le altre realtà resta per noi fondamentale, specie nell’ottica di medio/lungo periodo".

E avete preso in gestione Pistoia Ovest: diventerà la casa dei vostri giovani?

"L’ambizione è di concentrare per quanto possibile l’attività giovanile su quei campi, si. Mentre per la prima squadra l’obiettivo è subentrare nella gestione del Sussidiario, da settembre, mantenendo elevati standard qualitativi ed evitando di spostarsi altrove. In ogni caso, le difficoltà non mancano".

Si spieghi meglio.

"Lo sport, purtroppo, sta diventando come la sanità, non per tutti. Chi ha le risorse può spostarsi su impianti privati, mentre chi deve affidarsi a quelli pubblici annaspa perché le difficoltà a cui devono far fronte le Amministrazioni sono oggettive, in termini di risorse e di personale, a fronte di tante priorità. E così si creano situazioni di degrado, basti guardare alle condizioni pessime in cui abbiamo trovato Pistoia Ovest".

Soluzioni?

"Gestioni ’vere’, per un certo numero di anni. Così i gestori sono invogliati a investire. Affidamenti brevi non stimolano. Noi stiamo riqualificando Pistoia Ovest investendo risorse proprie, anche nell’ottica di una futura acquisizione dell’area se ci saranno le condizioni, ma è una scommessa alla cieca: l’accordo firmato è per dodici mesi...".