
Nel corso della cerimonia che si è svolta nella caserma "Mazzino Mori" è stato ribadito il ruolo delle Fiamme Gialle a tutela degli imprenditori "Chi rispetta le regole non deve patire la concorrenza sleale di chi froda".
La cerimonia si è svolta nella caserma, sede del comando provinciale delle Fiamme Gialle, intitolata al finanziere Mazzino Mori (medaglia di bronzo al valor militare), e ha avuto inizio con la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del comandante nazionale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro. All’evento hanno preso parte le autorità cittadine, tra cui il prefetto Licia Donatella Messina, il procuratore Tommaso Coletta, il presidente del tribunale Stefano Billet, il questore Marco Dalpiaz, il vescovo Fausto Tardelli e il comandante provinciale dei carabinieri Fabio De Rosa. Nel suo intervento il comandate provinciale, colonnello Lampone, ha sottolineato l’importanza dei proficui e leali rapporti di collaborazione sviluppati negli ultimi tre anni, che hanno permesso "di rafforzare l’efficace ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza". Questo ruolo, ha evidenziato il colonnello Lampone, è svolto "a tutela dei contribuenti onesti, degli imprenditori rispettosi delle regole, che non devono patire la concorrenza sleale di chi froda, aggira le leggi, sfrutta i lavoratori e ricicla capitali illeciti, dei cittadini in genere, che hanno il diritto di fruire dei servizi pubblici che alimentano con le loro tasse, senza essere defraudati da evasori e frodatori di vario tipo che cercano di non versare quanto dovuto all’Erario e, spesso, di appropriarsi di risorse destinate al rilancio dell’economia e al sostegno dei più deboli".
Durante la cerimonia, il comandante Lampone ha ricordato che quest’anno ricorre anche il 60° anniversario della fondazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) e il centenario dell’istituzione del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Ha menzionato, in particolare, il brigadiere Vittorio Chierroni, nativo di Cutigliano e stella dello sci alpino italiano dal 1935 al 1950, al quale è intitolata la caserma della stazione Sagf di Abetone. Ha poi sottolineato l’importanza di questo Reparto specializzato che, in sinergia con le sezioni aeree di Pisa e Rimini e gli altri attori del soccorso, continua a garantire la sicurezza degli abitanti e degli utenti delle montagne di Toscana ed Emilia Romagna, in ogni stagione e condizione ambientale e meteorologica.
Il Colonnello Lampone ha concluso il suo intervento esprimendo profonda gratitudine alle donne e agli uomini del Comando provinciale, del Nucleo di polizia economico finanziaria e del Gruppo Pistoia, della Compagnia di Montecatini Terme e della Stazione Sagf di Abetone Cutigliano. Sono stati quindi pubblicamente elogiati numerosi militari che, nel corso dell’anno corrente, hanno ricevuto ricompense di ordine morale per essersi particolarmente distinti in attività di servizio. Infine, si è proceduto alla consegna solenne, da parte della presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Pistoia, Simonetta Filoni, del Diploma di benemerenza della Croce Rossa Italiana al luogotenente Vincenzo Pizzicaroli. Il riconoscimento è stato conferito per il suo meritorio contributo alla perfetta riuscita dell’iniziativa "Solidarietà in movimento" che, nel 2024, ha visto le due istituzioni collaborare a un progetto comune ispirato a principi solidaristici. L’evento è stato anche l’occasione per presentare delle produzioni audiovisive originali e inedite, legate alla storia della Guardia di Finanza nella provincia di Pistoia. La prima, in particolare, dal titolo "La Guardia di Finanza di Pistoia, dal 1840 al 1943. Un secolo di ‘menzioni onorevoli", è una realizzazione dell’Archivio di Stato di Pistoia.
Il filmato (4 minuti) presenta alcuni preziosi documenti, custoditi dall’Archivio stesso, che testimoniano la presenza e l’attività dei finanzieri nel territorio pistoiese, dalla fondazione della Real Guardia di Finanza granducale (1840) fino al servizio e sacrificio prestati nella seconda guerra mondiale. Tra le varie testimonianze documentali, molte attestano atti di eroismo, come lo spegnimento di un incendio divampato in una casa colonica a Pistoia nel 1854, il salvataggio nel 1927 di un bambino che stava per annegare nell’Ombrone e il sacrificio di militari del Corpo in diversi teatri di guerra.
Patrizio Ceccarelli