
Il numero uno di Cgil Prato Pistoia al termine della campagna elettorale si è detto fiducioso "I temi del referendum sono trasversali: riscontrata grande sensibilità nei luoghi di lavoro" .
Ultimi colpi di campagna referendaria andati in scena ieri sera sia a Pistoia che a Prato e poi oggi silenzio per attendere l’esito delle urne. La lunga rincorsa, promossa in primis dalla Cgil, per il referendum di domani e lunedì è finita: adesso la parola passa agli elettori. L’appuntamento con i seggi (per il capoluogo saranno gli stessi di sempre con le postille speciali di quelli dentro l’ospedale San Jacopo e il carcere) è domani dalle 7 alle 23 lunedì dalle 7 alle 15. Sono cinque i quesiti sottoposti al corpo elettorale con, ovviamente, cinque differenti schede: in quella di colore verde si fa riferimento a Jobs act e licenziamenti illegittimi, in quella arancione le indennità per le piccole aziende, in quella grigia per i contratti a termine, in quella rossa i riferimenti agli appalti e la responsabilità solidale e, infine, in quella gialla per i cambiamenti relativi al raggiungimento della cittadinanza italiana. I calcoli da fare, per il comitato referendario, sono semplici: servono il 50%+1 dei votanti per raggiungere il quorum e poi capire se vincerà il "Si" o il "No". Nella nostra provincia la soglia è di 118mila elettori, traguardo sicuramente complesso.
"È stata una campagna elettorale emozionante e faticosa perché abbiamo provato a coprire tutto quello che era possibile coprire – afferma Daniele Gioffredi, segretario generale della Cgil Prato Pistoia – abbiamo percezioni molto buone e, parlando quotidianamente con le persone, emerge una forte attenzione ai temi che sono oggetto di referendum. La sensibilità su questi argomenti è evidente nei luoghi di lavoro, così come nelle parrocchie, nei circoli e nelle varie delegazioni: è fondamentale avere un crescendo di partecipazione e di coinvolgimento per pensare di poter cambiare leggi sbagliate". In queste settimane le discussioni e le polemiche non sono mancate, specialmente per le posizioni intraprese da alte cariche istituzionali e anche dalla Presidente del Consiglio. "Di sicuro le posizioni surreali di chi ricopre questi ruoli non è stata proprio apprezzata – aggiunge Gioffredi – e, alla luce di questo, c’è una gran voglia di esercitare partecipazione e democrazia. Qualunque sarà il risultato elettorale, in ogni caso un secondo dopo la fine dello spoglio è evidente che il tema del lavoro dovrà tornare centrale nello scenario politico perché è una priorità anche per la nostra provincia: ricordiamoci che, nell’ultimo anno, più del 50% delle assunzioni nel pistoiese sono con contratto a tempo determinato, per pochi giorni e ore".
S.M.