Folla per Vannacci: "I miei libri sono liberi"

Pistoia, le forze dell’ordine hanno presidiato l’incontro con il generale a Collegigliato. In sala la formazione leghista. E Ceccardi conferma di volersi ricandidare.

Folla per Vannacci: "I miei libri sono liberi"

Folla per Vannacci: "I miei libri sono liberi"

Pistoia, 4 aprile 2024 – Alle 18 di ieri, via di Collegigliato mai così trafficata. Che stia accadendo qualcosa di inusuale lo si registra prendendo atto dello stuolo di forze dell’ordine in divisa e in borghese schierate dentro e fuori Villa Cappugi.

"Chiamare questi due libri ‘letteratura’ è ambizioso. Vero è che quando si discute di questo, libri, non dovrebbe trovarsi qui fuori un plotone di forze dell’ordine. Lo Stato ci garantisce la libera manifestazione del pensiero e della parola. E questo e nient’altro sono i miei libri".

A interrompere lo scroscio d’applausi e un tifo quasi da stadio che riempie la sala congressi sono le parole del generale Roberto Vannacci, a Pistoia per presentare l’ultima sua uscita editoriale "Il coraggio vince. Vita e valori di un generale incursore", ma anche il suo esordio autopubblicato "Il mondo al contrario", libro che non poche fratture politiche e reazioni della società civile ha provocato nei mesi scorsi.

In sala non poteva mancare la formazione leghista a tutti i livelli, la consigliera comunale Cinzia Cerdini (che ha voluto l’incontro con l’associazione Abc), il consigliere regionale Massimiliano Baldini e l’europarlamentare Susanna Ceccardi.

"Io le idee di Vannacci le condivido e come me tantissimi italiani – ha detto la deputata -. Siamo stufi di questa sinistra supina che tra le mille cose dimentica delle nostre radici, vuole portare in Europa un’islamizzazione di massa. Ringrazio Vannacci, che ancora oggi non scioglie riserve su una sua candidatura, ma a lui voglio dire: se saremo colleghi a Bruxelles faremo grandi battaglie insieme. Servono uomini come te in Europa".

E qui, Ceccardi conferma la sua intenzione diricandidarsi e "dare proseguimento al lavoro fatto insieme a tante amministrazioni del territorio toscano, a tanti consiglieri comunali e cittadini su battaglie identitarie che contraddistinguono la Lega e il mio pensiero politico".

Nel calderone dell’incontro tanti temi caldi (che suonano come qualcosa di più di un indizio di una prossima discesa in campo), il patriottismo, l’immigrazione e l’integrazione e anche la religione, l’omosessualità ("omofobo io? La fobia è una malattia psichiatrica"), il suo servizio reso allo Stato, l’economia e l’ambiente, la cronaca stringente, compreso il caso Salis.

"E’ innocente fino ad eventuale condanna. Ma non strappiamoci le vesti per quelle catene ai piedi. La politica ne stia fuori, l’argomento va trattato dal punto di vista giudiziario". "Sapevo che ‘Il mondo al contrario’ era un libro provocatorio, ma sapevo nella mia scrittura di non aver offeso nessuno. Se non ci fosse stata quell’azione pretestuosa e in malafede a travisare le mie parole, questo clamore non ci sarebbe stato. Questo ultimo libro è il frutto di chi voleva denigrare il sottoscritto e sfruttarlo per i propri obiettivi. A molti è andata male".

linda meoni