
La sindaca: "E’ importante perché altre forze di polizia potranno visionarle"
Telecamere di videosorveglianza e lettori di targhe. È questo uno dei tanti progetti e temi trattati nei giorni scorsi a Pieve a Nievole che ha sottoscritto da poco il cosiddetto patto per la sicurezza con la prefettura di Pistoia (nella foto il prefetto Licia Donatella Messina). In città sono già 26 le telecamere installate sul territorio che sono già state usate dalle forze dell’ordine, adesso, secondo quanto emerso dal patto e reso noto a mezzo social dal sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, ne saranno installate altre 14 con l’implementazione di tutto il sistema di videosorveglianza già attivo per un totale di 146mila euro di spesa.
"Un passo importante – fa sapere la prima cittadina – che ci apre la possibilità di dare accesso diretto alle altre forze di polizia (carabinieri, polizia di Stato), alla visualizzazione delle telecamere e dei lettori di targa presenti sul nostro territorio ad oggi già in numero di 26 e che in taluni casi, tenuto conto che Pieve a Nievole ha l’accesso diretto in autostrada, sono risultate di grande utilità anche per le indagini di eventi delittuosi e non solo, accaduti in altri comuni della Valdinievole".
Ma il piccolo territorio di Pieve a Nievole, già diviso dal muro dei lavori del raddoppio e dalla nuova viabilità che non lasciano grande spazio a manovre da inseguimento, si sta trasformando in uno Stato di polizia? Secondo le stime riportate da Diolaiuti Pieve a Nievole risulterebbe un Comune a basso tasso di delittuosità. È dunque necessario un investimento in altre telecamere di sorveglianza dei cittadini? "La firma del patto per la sicurezza – prosegue Diolaiuti a mezzo social – ci ha consentito inoltre di partecipare ad un bando nazionale ministeriale con un progetto del valore di circa 146.000 euro, progetto che prevede l’implementazione di ulteriori 14 telecamere e il necessario e conseguente aggiornamento del sistema. Riguardo il tasso di delittuosità, Pieve a Nievole è risultata un Comune con un indice molto basso rispetto ad altre realtà, circostanza che non può che trovare la nostra soddisfazione sia come amministrazione che come cittadini, consapevoli che potrebbe penalizzarci nella graduatoria di merito per l’ ottenimento dei finanziamenti ministeriali di cui al bando in argomento dove al primo posto dei criteri di valutazione è indicato proprio l’indice di delittuosità. E questo non può che essere condivisibile".
Arianna Fisicaro