Giaccherino, la storia del convento ‘teatro’ del matrimonio finito nel dramma

La struttura risale al XV secolo, nacque per volontà di un banchiere pistoiese che voleva riscattare i suoi peccati di usura

Pistoia, 13 gennio 2023 – Un luogo unico nel cuore della Toscana. Una location da sogno. Così viene descritto il convento di Giaccherino sul sito che pubblicizza la struttura dove nella serata di sabato una giornata di festa è finita nel dramma, con decine di feriti, anche bambini, durante una festa di matrimonio.

E in effetti la struttura era considerata un gioiello tra i più amati per eventi del genere. Il suo nucleo risale al 1400, voluto dal banchiere pistoiese. La storia vuole che Panciatichi fosse un usuraio e che la costruzione del convento fosse un’espiazione dei suoi peccati. Del convento prese possesso una comunità di frati francescani; già all’epoca cominciarono ad accumularsi opere d’arte di grande pregio.

Nel tempo il convento crebbe fino a diventare una delle strutture francescane più imponenti della regione e accanto alla chiesetta, ai chiostri, al refettorio e alle celle dei frati nacque una importante biblioteca con migliaia di volumi e ricca di codici miniati. 

In seguito le opere d’arte furono spostate al museo Civico di Pistoia e i volumi della biblioteca alla Forteguerriana.

Dal 2005 risulta di proprietà della Rinascimento Srl, società guidata da due imprenditori di Agliana e Prato.