ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Pistoia e l'asse dei vivai, il progetto mette la quinta

La buona notizia: non servirà la valutazione d’impatto ambientale, il risparmio di tempo sarà notevole. Aspettando la terza corsia...

Il programma delle attività per l'Asse dei vivai

Pistoia, 14 luglio 2021 - Importanti passi avanti nel processo che dovrà portare alla realizzazione della terza corsia dell’autostrada A11, in particolare per quanto riguarda Pistoia. Nei giorni scorsi, infatti, il progetto di fattibilità tecnico-economica per la cosiddetta Asse dei vivai ha ottenuto l’esclusione dal procedimento di valutazione d’impatto ambientale.

Una decisione che comporterà un notevole risparmio di tempo nella realizzazione della nuova viabilità connessa al secondo casello autostradale destinato a sorgere sul territorio pistoiese. L’Asse dei vivai, che avrà uno sviluppo di circa 1300 metri, si configurerà come collegamento tra la rotatoria di uscita dallo svincolo di Pistoia Est con la Variante Pratese. Un’opera che è stata inserita nei lavori che Autostrade si è impegnata a realizzare nell’ambito della Conferenza dei servizi dell’ampliamento a terza corsia dell’autostrada A11 nel tratto Firenze-Pistoia.

La nuova viabilità attraverserà una zona vivaistica superando due corsi d’acqua, il torrente Brana e il fosso Acqualunga. Entro l’anno in corso si prevede il completamento delle indagini geognostiche, con le ditte incaricate che stanno già predisponendo carotaggi, piccoli scavi e pozzetti esplorativi.

Sempre entro la fine del 2021 è previsto lo sviluppo del progetto definitivo, prima di passare ai successivi step autorizzativi: nell’ordine, Conferenza dei servizi, sviluppo e approvazione del progetto esecutivo e l’affidamento dei lavori, che nella migliore delle ipotesi potrebbero scattare entro il 2025. Il tutto a patto che, parallelamente, il progetto della terza corsia non incontri ostacoli sulla sua strada. Il nodo resta quello del progetto esecutivo: fu presentato nell’aprile 2019, per un investimento di circa 600 milioni di euro, ma non è mai stato approvato dal ministero delle Infrastrutture.

«Una volta sistemati i dettagli del passaggio di proprietà della quota di riferimento di Autostrade per l’Italia ci aspettiamo una svolta, altrimenti il rischio è quello di dover rifare ex novo il progetto – ha spiegato Alessandro Capecchi, consigliere regionale e vicepresidente della commissione trasporti – non appena la situazione si sbloccherà tra i primi progetti a partire dovrebbe esserci proprio quello della terza corsia dell’A11. Si partirà dal tratto tra Peretola e Prato, che potrà essere oggetto di affidamento diretto alla partecipata Pavimental – ha aggiunto – mentre per il tratto Prato-Pistoia servirà più tempo perché sarà necessario procedere con un bando".

Se non ci saranno ulteriori rallentamenti, il 2022 dovrebbe essere l’anno buono per l’avvio del cantiere del primo lotto. Da lì in avanti, si prospettano almeno 40 mesi: "I disagi non mancheranno ma, come ho ribadito in più occasioni, si tratta di un’opera fondamentale per l’area metropolitana – ha dichiarato l’esponente di FdI – e occorre fare tutto il possibile per far sì che diventi realtà". Nel frattempo, Pistoia attende speranzosa: "Considerando le opere di adduzione come il nuovo casello di Badia, il ribaltamento di via del Casello e la realizzazione dell’Asse dei vivai, la cui esclusione dalla Via è un atto importante che farà risparmiare tempo prezioso, per Pistoia si tratterebbe di un passaggio epocale – ha concluso Capecchi – il traffico pesante sarebbe convogliato sul nuovo snodo viario e ne beneficerebbero il comparto vivaistico, le imprese e la città tutta".