
L'importanza delle vaccinazioni pediatriche per l'immunizzazione contro le malattie infettive (Foto di repertorio)
Pistoia, 15 luglio 2025 – Dopo gli anni segnati dalla pandemia, le malattie infettive sono tornate a circolare nel territorio pistoiese. È quanto emerge dalla Relazione annuale 2024 dell’Asl Toscana Centro, che fotografa una situazione in rapido peggioramento per numerose patologie, in particolare quelle dell’infanzia e a trasmissione sessuale. Il dato più eclatante riguarda la scabbia, che nell’area dell’Asl Toscana Centro ha fatto registrare nel 2024 1.609 casi, con numeri rilevanti anche nel Pistoiese. Rispetto ai 212 casi del 2020, l’aumento viene attribuito a una maggiore trasmissione in ambienti comunitari e familiari, a cicli terapeutici spesso incompleti e alla possibile resistenze ai farmaci. Le scuole, le strutture residenziali, i carceri e gli ambienti ad alta densità abitativa risultano i contesti più esposti.
Numeri preoccupanti arrivano anche dalla scarlattina, malattia streptococcica tipica dell’età pediatrica: dopo il crollo negli anni della pandemia, si è passati dai 6 casi del 2021 agli oltre 900 nel 2024, un’impennata che conferma il ritorno alla piena circolazione dei patogeni respiratori. Stessa tendenza per la pertosse, rimasta a livelli minimi tra il 2020 e il 2022 e ora tornata a colpire con 387 casi segnalati nel solo 2024. Anche malattie un tempo quasi dimenticate, come il morbillo e la parotite, tornano a far parlare di sé. Nel 2024, nella zona pistoiese, sono stati notificati 16 casi di morbillo e 14 di parotite, mentre la varicella, pur rimanendo sotto i livelli del 2019, fa segnare 117 casi.
Tutti dati che richiamano l’attenzione sull’importanza della copertura vaccinale, specie tra i bambini e gli adolescenti. A destare particolare preoccupazione è poi la situazione delle infezioni sessualmente trasmissibili, in forte crescita. Nel 2024 si contano 102 casi di sifilide, più del triplo rispetto al 2023, e 26 di blenorragia (gonorrea), mentre compaiono anche i primi 3 casi di clamidia, mai segnalati nei cinque anni precedenti.
La relazione evidenzia come solo il 21% delle persone si sottoponga al test per percezione del rischio: la stragrande maggioranza riceve la diagnosi solo dopo la comparsa di sintomi. Il dato più allarmante riguarda la fascia eterosessuale, dove si registra un calo della consapevolezza e una falsa percezione di “non appartenenza“ ai gruppi a rischio. In aumento anche le infezioni veicolate da alimenti e acqua: i casi di salmonella passano da 39 nel 2023 a 268 nel 2024, mentre quelli da tossinfezioni alimentari salgono a 208, confermando l’importanza della sorveglianza sanitaria anche su filiere e consumi alimentari.
Un capitolo a parte riguarda Hiv e Aids, che nel Pistoiese fanno segnare tassi superiori alla media aziendale. Nel 2023 l’incidenza dell’HIV nell’Asl Toscana Centro è stata di 4,6 nuovi casi ogni 100mila abitanti, ma il dato sale a 5,5 casi nel territorio pistoiese. Anche l’Aids, sebbene in calo rispetto agli anni pre-antiretrovirali, si attesta su 1,7 casi per 100mila abitanti, rispetto a una media regionale di 1,6. In tutta l’area Asl Toscana Centro, la mortalità è scesa a 0,4 per 100mila, ma la diagnosi resta ancora troppo spesso tardiva, specie tra gli eterosessuali. I casi pediatrici sono rarissimi, grazie alla prevenzione in gravidanza e ai test diagnostici.