Scabbia: come si trasmette. I sintomi

Più a rischio i giovani adulti o gli anziani. Suscettibili anche i bambini

Scabbia, boom di casi in Toscana (foto generica)

Scabbia, boom di casi in Toscana (foto generica)

Firenze, 27 marzo 2024 - La scabbia è una malattia pruriginosa, molto contagiosa, causata dall'acaro Sarcoptes scabiei hominis, un parassita che compie il suo intero ciclo vitale nell’epidermide umana e sopravvive per pochi giorni al di fuori di essa. È una malattia diffusa in tutto il mondo, senza differenze di etnie o classi sociali: ogni settimana, al Meyer, si registrano circa 2/3 nuovi casi, per un totale di più di 100 nuove diagnosi all’anno. La trasmissione avviene per contatto stretto e per questo si diffonde con grande facilità nei nuclei familiari e in ambienti comunitari.

L'infezione diventa sintomatica dopo 4-6 settimane dall'esposizione al parassita. La gravità del quadro clinico è correlata allo stato immunitario del paziente. La modalità di trasmissione più comune della scabbia è il contatto cutaneo diretto e prolungato con un individuo infestato: occorrono 15-20 minuti, affinché si possa verificare il contagio. La trasmissione indiretta è rara, ma può avvenire attraverso l'uso condiviso nella stessa famiglia o comunità di indumenti, lenzuola e asciugamani contaminati. Gli acari della scabbia possono vivere per circa 2 giorni lontano dalla cute dell'uomo, sui vestiti o sui letti.

La malattia può colpire chiunque, in qualunque fascia di età, senza distinzione di sesso o classe sociale. Tuttavia le condizioni di promiscuità e lo scarso livello igienico-sanitario costituiscono fattori di rischio. Più spesso sono interessati giovani adulti (che si trasmettono l'acaro per contatto sessuale) o anziani costretti a letto da malattie.

I bambini anche sono molto esposti alla scabbia a causa della condivisione di spazi o oggetti in asili e scuole.

Scabbia: i sintomi

La scabbia è caratterizzata da prurito intenso che, di solito, peggiora durante la notte. I cunicoli dei parassiti sono spesso visibili sotto forma di strie molto sottili lunghe fino a 1 centimetro, talvolta con una modesta sporgenza (l’acaro) su un’estremità. Spesso, il grattamento dei cunicoli pruriginosi porta a un’infezione batterica della cute (cosiddetta infezione secondaria). A volte, si osservano solo minuscoli rigonfiamenti, molti dei quali presentano graffi causati dal prurito.

I rigonfiamenti possono comparire in qualsiasi parte del corpo. Negli adulti, non si manifestano sul viso. I rigonfiamenti compaiono inizialmente sulle membrane tra le dita, sui polsi, nella parte interna dei gomiti, nelle ascelle, lungo la linea della cintura o sulle natiche. Col tempo, i cunicoli possono diventare difficilmente visibili perché coperti dall’infiammazione dovuta al grattamento. Le persone che vivono in climi caldi sviluppano piccoli rigonfiamenti arrossati con pochi cunicoli.

Nei bambini, potrebbero essere colpiti i palmi delle mani, le piante dei piedi, il viso e il cuoio capelluto, soprattutto dietro le orecchie. Nelle persone più anziane, la scabbia può causare prurito intenso ma sintomi cutanei molto leggeri, che rendono difficile la diagnosi del medico.

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