
Juan Guillermo Cuadrado, 37 anni
"Appena ho parlato con la società e con il mister ho raccontato il mio sogno: voglio conquistarmi un posto per i Mondiali". Maglietta bianca a maniche corte e un gran sorriso, Juan Cuadrado non è arrivato a Pisa per una passerella di fine carriera, ma per rilanciare un progetto sportivo e personale con vista sulla Coppa del Mondo in Messico, Canada e Stati Uniti.
Il colombiano, atterrato ieri all’aeroporto di Firenze, ha subito parlato chiaro: crede nel Pisa, ma soprattutto crede ancora in sé stesso. E in una convocazione che per molti, a 37 anni, sembrerebbe utopia ma non per lui che da sempre è abituato a stupire.
L’ex Juventus e Inter si prepara dunque ad affrontare una stagione in cui la sua esperienza potrà fare la differenza. Il contratto è annuale, l’obiettivo è chiaro: giocare con continuità, allenarsi con serenità e chiudere la carriera alla grande. "Qui a Pisa ho la possibilità di giocare un po’ di più – ha spiegato ai microfoni di Sky appena sceso all’aeroporto di Firenze –, di riposare bene in settimana e arrivare meglio alle partite. Ho parlato con Corrado e Gilardino e non ci sono stati dubbi. Ho subito ho detto sì"
Nonostante l’età non più giovanissima (per un calciatore, si intende), Cuadrado si è presentato motivato e col sorriso sulle labbra. L’intenzione è quella di lavorare fin da subito per essere pronto quando il mister lo riterrà opportuno. Il nuovo esterno nerazzurro ha raggiunto il ritiro a Tirrenia nel pomeriggio. "Mi sento molto bene – ha spiegato –. Sì, mi sento ancora in forze. E poi l’allenatore e lo staff mi aiuteranno ad essere al massimo. Sono convinto: se sono al 100%, posso ancora dare tanto alla squadra".
Il sudamericano racconta di aver già parlato con Gilardino nei giorni scorsi: "Mi sono confrontato con lui (al telefono ndr.), ma ora lo farò sicuramente di persona e sarà bellissimo".
Poi un messaggio per i tifosi: "Un abbraccio a tutti, sono molto contento di essere qui e spero di vedervi presto". Per Cuadrado, dunque, non solo una nuova avventura, ma una sfida personale. Il colombiano vuole salvare il Pisa e, insieme, scrivere l’ultimo grande capitolo della sua carriera. Con i Mondiali nel mirino e una nuova città da conquistare: "Qui, vicino a casa". Ma stavolta all’ombra della Torre.
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