
Test ammissione all'università (foto repertorio)
Pisa, 3 settembre 2023 – Tremila candidati, di cui 1500 solo per le professioni sanitarie, per 1177 posti disponibili. Al via da martedì (fino al 28 settembre) le prove di ammissione ai corsi dell’Ateneo di Pisa che in questi giorni (ieri) ha festeggiato i suoi 680 anni.
La bolla di papa Clemente VI, che istituì l’Università, fu emanata il 3 settembre 1343, come già scritto nell’edizione di ieri. "Con una certa dose di preveggenza, la bolla sembra immaginare già quel Sistema-Pisa che vede, nella nostra città, una concentrazione unica di competenze e strutture nel settore della ricerca, della formazione e della cultura. Un potenziale che Pisa deve sfruttare fino in fondo e di cui la nostra Università è il pernio centrale", il commento del rettore, professor Riccardo Zucchi.
"Oggi la sfida che abbiamo di fronte è proprio questa, rendere compiuto questo Sistema e innalzare sempre di più la qualità della nostra ricerca e della formazione, così da dare risposte adeguate alle necessità dei nostri studenti e della società".
A raccontare le novità di questa nuova serie di test è il professor Giovanni Paoletti, prorettore alla Didattica. "Siamo in una fase di transizione. Le prove per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina Veterinaria si sono già svolte in modalità Tolc (Test online Cisia- Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’Accesso), in due sessioni, riducendo così anche l’ansia degli studenti. Ci siamo appoggiati su Lucca per vari motivi, tra cui quello di garantire ai partecipanti condizioni migliori e rispettose delle pari opportunità. A Pisa, al momento, manca una sede così ampia, ma il desiderio è quello di tornare a svolgere i test in città. Abbiamo un dialogo aperto con il Comune". Sul nuovo anno accademico: "Ci sono buone novità in termini di offerta formativa, approccio e modernizzazione della didattica. La nostra scelta di impegnarci per la didattica in presenza, per quanto possibile anche nel vivo della pandemia, sta ripagando. Pisa è una delle università con il minor numero di abbandoni, a livello nazionale i dati sono drammatici. E tutto questo conferma il rapporto forte dell’Ateneo con la città: sono circa 45mila gli studenti a fronte di 90mila abitanti".
Antonia Casini