C’è un indagato per l’ultimo incendio a Vico. Il rogo scoppiato in località La Torre a Vicopisano, a poco meno di un anno di distanza dall’ultimo (agosto 2021) che, in poche, ore ha distrutto qualche ettaro tra oliveta e bosco (nessuna abitazione danneggiata, per fortuna). Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri di San Giovanni alla Vena (Vicopisano) insieme ai militari forestali di Calci, l’uomo - un 42enne del luogo - avrebbe usato un macchinario (che non poteva essere utilizzato). Un apparecchio che avrebbe creato scintille. Da qui l’incendio. E’ accusato, in questa fase iniziale, dell’articolo 423 bis del condice penale (incendio boschivo). Non voleva causare le fiamme, ma il fuoco, alla fine, è partito e sono serviti molti sforzi per spegnerlo. Ha poi ripreso venerdì, ma "sono intervenute prontamente le squadre e, a scopo anche precauzionale, ha fatto qualche passaggio un elicottero dell’antincendio boschivo regionale", aveva spiegato il Comune ma è stato domato subito.
Secondo gli uomini dell’Arma sarebbe stato individuato anche il responsabile delle precedenti fiamme di agosto 2021. Sotto accusa un 28enne di origine straniera, imprenditore agricolo. Pochi giorni fa si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare ma il gup ha accolto un’eccezione della difesa, non erano stati tradotti gli atti e sono stati rimandati al pm. All’inizio erano stati incolpati turisti francesi per quell’incendio dei Monti Pisani. L’emergenza, in quel caso, era scattata nel tardo pomeriggio, in una torrida vigilia di Ferragosto, alla Verruca nel comune di Vico (tra Luchetta e Spazzavento).
"Grazie dell’attenzione – scrive il sindaco Matteo Ferrucci sulla pagina facebook del Comune di Vicopisano al termine di un post con qualche cifra sull’ultimo evento e gli aggiornamenti sullo spegnimento e la bonifica – ancora una volta la nostra comunità ha dimostrato sensibilità, vicinanza e solidarietà".
A. C.