ILARIA VALLERINI
Cronaca

Classi tagliate "Ricorreremo al Tar. Sarà un trauma per chi ha disabilità"

Gambacorti, lo sfogo di Cristina Tedeschi, rappresentante dei genitori: "Così aule troppo affollate. Se questi ragazzi perdono i loro riferimenti sarà tutto più difficile. Anche per i docenti gestione complessa".

Cristina Tedeschi

Cristina Tedeschi

di Ilaria Vallerini

"Stiamo valutando di presentare ricorso al Tar contro l’accorpamento delle classi dei nostri figli". Classi pollaio, discontinuità didattica e problemi di apprendimento: sono queste tra le principali preoccupazioni sollevate dai genitori degli studenti delle IIF, IIG e IIL del corso ‘Chimica, Materiali e Biotecnologie" del plesso Gambacorti, facente parte dell’Istituto Santoni, a fronte della notizia dell’accorpamento delle classi in due terze invece che tre dal prossimo anno scolastico, sotto l’indirizzo ‘Biotecnologie Sanitarie’. Una situazione critica che ha spinto le famiglie a reagire anche perseguendo azioni legali. La rappresentate dei genitori della IIF, Cristina Tedeschi, mamma di Damiano, 15 anni, studente con disabilità grave, spiega come le criticità che questo ridimensionamento potrebbe comportare siano fonte di preoccupazione per moltissime famiglie, specialmente per chi ha un figlio con disabilità: "Siamo preoccupati per quello che accadrà il prossimo anno scolastico. Andremo incontro ad un rimescolamento generale a causa dello smembramento delle tre classi. Uno sconvolgimento che potrebbe presentare ripercussioni negative significative sul benessere scolastico di tutti i nostri figli e in particolare degli studenti con disabilità - spiega Tedeschi -. L’accorpamento porterà alla costituzione di classi più affollate - si parla di una media di 26 studenti per ciascuna classe, tra questi alcuni con disabilità gravi, oppure con Bisogni Educativi Speciali (Bes) o con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa) - rendendo più complesso per i docenti rispondere alle esigenze specifiche di ciascun alunno e potenzialmente compromettendo la qualità dell’inclusione degli studenti con disabilità. Per non parlare delle attività laboratoriali che, nel caso si superi la capienza massima delle aule, potrebbero rischiare di essere realizzate su turnazione. Inoltre, è particolarmente cruciale per gli studenti con disabilità mantenere una stabilità e continuità didattica, in un ambiente inclusivo e accogliente. La perdita di un ambiente familiare e di relazioni consolidate potrebbe generare disorientamento e difficoltà di adattamento specialmente per chi ha un gruppo classe fortemente unito, come nel caso di mio figlio il quale, nel corso delle scuole medie, era stato vittima di episodi di bullismo". Intanto, è stato fissato un incontro tra la dirigenza dell’Istituto Santoni e le famiglie dei giovani interessati dal ridimensionamento per il prossimo 22 maggio al Complesso Marchesi.