"Tredicimila potenziali lavoratori in meno a Pisa nei prossimi dieci anni"

L'allarme di Confcommercio Pisa sul dato dello studio Cgia, che ha evidenziato l'incidenza del calo demografico sulle imprese. Molto a rischio le piccole e medie imprese del territorio, per le quali l'associazione di categoria ha messo a disposizione l'Agenzia per il lavoro.

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa

PISA - 17 aprile 2024. La recessione demografica toglierà a Pisa, nei prossimi 10 anni, poco meno di 13mila posti di lavoro. È la preoccupante fotografia di Confcommercio Pisa sulla base dello studio pubblicato dalla Cgia di Mestre su dati Istat sulle prospettive di occupazione a livello nazionale, che ha evidenziato che dal 2024 al 2034 la platea delle persone in età lavorativa, dai 15 ai 64 anni, è destinata a diminuire di 3 milioni di unità (-8,1%). “L'emergenza lavoro con cui le imprese stanno già facendo i conti - afferma con preoccupazione il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi - purtroppo si aggraverà ulteriormente nei prossimi 10 anni. A causa della recessione demografica, in Italia tra il 2014 e il 2023 la popolazione in età lavorativa è scesa dell’1,4% e le nuove previsioni ci dicono che il fenomeno è destinato ad accentuarsi. Da qui al 2034 le imprese della provincia di Pisa rischiano di perdere 12.897 potenziali lavoratori, per un -4,93% rispetto al 2024. Un dato - precisa Maestri Accesi - decisamente migliore rispetto alla media nazionale (- 8,06%) e regionale (- 6,49%), ma che, se non affrontato adeguatamente, rischia di incidere profondamente sulla tenuta delle piccole e medie imprese, soprattutto sul comparto ricettivo e pubblici esercizi”. Sono “formazione" e "occupazione" le parole chiave di Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, per arginare "quella che si profila come una vera e propria emorragia e per colmare la sempre più ampia forbice tra domanda e offerta di lavoro, le parole chiave restano formazione e occupazione". Inoltre, Pieragnoli ribadisce l'esigenza di "ulteriori investimenti in una formazione professionale e in un orientamento scolastico sempre più attenti e ricettivi ai fabbisogni delle imprese. Oltre alle opportunità di formazione gratuita, proprio per rispondere a questa perdurante emergenza abbiamo messo a disposizione delle pmi del territorio la nostra Agenzia per il lavoro di Confcommercio Pisa e Livorno, proprio con l'obiettivo di offrire servizi di consulenza finalizzati all'individuazione delle risorse più idonee da inserire in azienda, dalla ricerca e selezione del personale all'orientamento, dalla ricollocazione professionale all'accompagnamento al lavoro dei più giovani. Molte delle realtà - conclude Pieragnoli - che attraversano maggiore difficoltà nel trovare personale sono piccole e medie imprese, o comunque aziende a carattere familiare, e non dimentichiamo che per questi imprenditori la forza lavyoro è determinante per portare avanti la propria attività”.