
Tragedia sul cantiere edile: "I soldi della formazione sono investimenti, non costi"
"Dalla tragedia sul lavoro di Firenze, emerge chiaramente la perdita del valore lavoro, che porta le lavoratrici e i lavoratori a diventare vittime di un sistema non più sostenibile".
Sono le parole del segretario generale della Cgil di Pisa, Alessandro Gasparri, che elenca tra le principali cause dell’insicurezza: l’alto tasso di precarietà, la scarsa formazione e i subappalti a cascata.
"Sono 30 – dice il sindacalista Gasparri -, i sub appalti presenti nel contesto fiorentino, di fatto una giungla d’appalto, che toglie la responsabilità ai datori di lavoro e scarica i rischi sui lavoratori".
La Cgil chiede da tempo, che chi vince l’appalto deve essere responsabile di tutta la filiera. "E’ necessario un cambio culturale – continua il segretario della Cgil pisana – si deve capire che ogni soldo speso in salute e sicurezza, prevenzione, formazione è un investimento, al contrario se non si capisce ciò e si continua a dequalificare il lavoro, continueranno gli eventi tragici come quello di Firenze e ogni anno continuerà a salire il numero dei morti in occasione di lavoro, che non sono solo lavoratori, ma anche persone, familiari che non fanno più ritorno a casa".
Per Gasparri, il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica così da poter "mettere in atto soluzioni concrete che ci devono portare ad azzerare il numero delle morti sul lavoro". Il sindacato chiede al Governo e alle istituzioni di aprire un confronto, partendo dalla piattaforma unitaria di Cgil Cisl Uil su salute e sicurezza sul lavoro.
E.M.D.P.