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Tra gioco e sport: dov’è finito il rispetto dell’altro? Scopriamo le differenze, obiettivo il divertimento

Molti ignorano le diversità o le credono inesistenti. Spesso scontri vergognosi. lontani dai vaori fondanti.

Tra gioco e sport: dov’è finito il rispetto dell’altro? Scopriamo le differenze, obiettivo il divertimento

C’è una grande differenza, pur se sembra minima, tra gioco e sport. A causa della eccessiva competitività in gara e dell’agonismo, spesso nello sport vengono a mancare i valori che lo avevano inizialmente originato e, soprattutto, il suo vero senso: il divertimento. Giocatori in campo e tifosi sugli spalti , sempre di più, protagonisti di scontri vergognosi, lontani dai valori che lo sport deve promuovere. Quando si pratica uno sport a livello agonistico o per lavoro la sconfitta scatena rabbia e rancore. Quindi, lo sport, spesso, è occasione per sfogare disprezzo nei confronti della squadra avversaria.

Invece il gioco è completamente differente, perché ha come unico fine il divertimento. Questo comporta il rispetto di tutti i valori sportivi originari, dato che la vittoria o la sconfitta non determinano una modifica nella vita dei partecipanti.

L’inclusività è una tematica indispensabile, che detiene il funzionamento della società; infatti, deve essere rispettata a partire dalle piccole azioni quotidiane, come le attività sportive. I nostri obiettivi sono l’inclusività e il divertimento, per questo abbiamo creato palla-dama e racket-ball.