Riceviamo e ripubblichiamo una lettera da parte dell'Ingegner Terenzio Longobardi, già assessore ambiente e trasporti provincia di Pisa.
Pisa, 27 agosto 2024 - "L’assessore Dringoli ha annunciato che è in corso la progettazione delle linee tranviarie da presentare entro ottobre al Ministero per l’accesso ai finanziamenti. La buona notizia è che l’amministrazione comunale continua a ritenere strategica tale opera, la cattiva è che non sono presi in considerazione tracciati che attraversino il cuore del centro storico. Infatti, nel convegno organizzato dalla “Città Ecologica” sull’argomento, ho illustrato uno studio che attribuisce un maggior numero di passeggeri e soprattutto un maggior ritorno economico dell'investimento a un tracciato alternativo che preveda il passaggio del tram sul Lungarno di Tramontana. Sarebbe perciò opportuno, a mio parere, che il Comune, senza escludere pregiudizialmente il tratto sul Lungarno, seguendo anche le linee guida ministeriali, metta a confronto, sul piano della fattibilità tecnico economica le alternative di tracciato.
In una recente riunione della Commissione consiliare competente, l’Assessore ha elencato alcuni motivi che escluderebbero l’attraversamento del Lungarno. Il primo, cioè che tale soluzione possa scoraggiare l'uso del tram è smentita dal fatto che il centro storico è uno dei principali attrattori di traffico sia dalle periferie urbane che dalle località limitrofe. L'esigenza di dare risposta alla domanda di trasporto generata dal centro storico è del resto ammessa dallo stesso Comune quando prevede di affiancare al percorso tranviario, un servizio di bus navetta elettrici proprio sul Lungarno, sistema molto meno efficiente a causa della "rottura di carico", cioè della necessità di cambiare mezzo pubblico per giungere a destinazione.
Il secondo, cioè che non ci siano le condizioni tecnico dimensionali del tram sul Lungarno, sarebbe plausibile solo nel caso di promiscuità tra mezzo pubblico e auto. In realtà, il tram sul Lungarno è fattibile anche tecnicamente in quanto, dovendo servire prevalentemente una domanda di trasporto verso il centro storico e non di attraversamento, andrebbe affiancato dalla istituzione da una ztl che escluda l’uso del mezzo privato.
Il terzo motivo, più politico, che il tram sul Lungarno danneggerebbe il commercio, è smentito da tutte le esperienze europee e in particolare da quella di Firenze, dove il Comune ha potuto verificare l'incremento delle attività commerciali lungo i nuovi tracciati tranviari e persino un aumento dei valori immobiliari, sia residenziali che commerciali. Il problema della riduzione dei commerci durante i lavori di realizzazione, può essere risolto con opportune temporanee compensazioni economiche".