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"Tc Pisa, un patrimonio da non disperdere"

Il tecnico Alessandro Dini: "E’ la quinta Super School in Italia e tra le migliori 50 in assoluto" Assegnazione provvisoria

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Secondo la classifica della Federazione Italiana Tennis, la scuola di Pisa è la quinta Super School in Italia e tra le migliori 50 in senso assoluto su oltre 2000. Eppure la Scuola del Tennis Club Pisa 1931 rischia di chiudere o, quanto meno, di lasciare Pisa a causa della decisione del Comune, al momento non definitiva, di assegnare la concessione dello storico club cittadino a un’altra associazione della provincia.

"E’ molto sorprendente la scelta in sede di pre-aggiudicazione – dichiara il maestro Alessandro Dini, Tecnico Nazionale (il livello più alto raggiungibile in Italia come tecnico di settore) fiduciario per l’Istituto di formazione Lombardi e responsabile della Scuola Tennis di Pisa –.Da ciò che tutti abbiamo potuto leggere nel bando di gara, infatti, veniva dato un giusto spazio all’esperienza e alle capacità gestionali dei partecipanti al bando, tenendo conto anche dei curricula dei maestri e degli istruttori. E’ veramente inspiegabile quindi come la nostra scuola, riconosciuta anche dalla Federazione come una delle migliori in Italia, sia stata considerata di pari livello ad altri partecipanti che si sono affacciati al mondo del tennis da pochi anni e con risultati ad oggi apprezzabili, ma assolutamente non paragonabili a quelli da noi ottenuti".

Ma quali i possibili risvolti di questa decisione sulla storica scuola e sulla città?

"E’ indubbio che – aggiunge Andrea Santini, presidente del Club cittadino – se l’amministrazione confermerà questa scellerata decisione, la scuola cesserà la sua attività con tutto il suo staff, composto da 10 maestri e istruttori, più la preparatrice mentale e l’educatrice alimentare, che dovranno cercare spazio fuori dalla nostra città. Negli sport individuali, più che in quelli di squadra, è forte il legame tra l’atleta e il proprio coach: sarà molto probabile, quindi, che un buon numero dei 140 allievi segua il proprio maestro, con il risultato che non vedremo più i colori pisani ottenere i grandi risultati che con le 8 squadre agonistiche under sono stati raggiunti a livello regionale".

A dire di Santini "il piano economico finanziario e il piano gestionale degli attuali vincitori è basato su numeri a nostro avviso irrealizzabili e su presunte entrate future tali da sostenere un investimento molto importante. In parole semplici investimenti solo sulla carta e una grande scommessa, che però sembra essere piaciuta alla commissione del Comune responsabile della gara. Sarà importante adesso vedere se, dopo le osservazioni oggettive fatte dal Tennis Club Pisa, attraverso l’avvocato Montana, in merito agli atti di gara, lo stesso dirigente comunale confermerà l’esito o se si apriranno nuove prospettive per la sopravvivenza di una scuola tennis storica e apprezzata".