REDAZIONE PISA

"Tari, errore di Sepi. Non ci saranno more"

Il sindaco risponde in consiglio dopo i ritardi nell’invio degli avvisi. "Ora nuovo regolamento: rata spostata a giugno e invio 60 giorni prima"

Non saranno applicate more per il pagamento in ritardo della rata Tari arrivata a un giorno dalla scadenza del 30 aprile o, in molti casi, persino non ancora recapitata. Lo ha assicurato il sindaco Michele Conti in consiglio comunale confermando l’errore di Sepi. "Si tratta di avvisi bonari, non ci saranno quindi sanzioni. E’ innegabile che un errore ci sia stato da parte di Sepi. Le bollette sono state inviate in ritardo. Per questo stiamo mettendo a punto un nuovo regolamento che, d’ora in avanti, prevederà l’invio degli avvisi 60 giorni prima della scadenza". I chiarimenti del sindaco sono arrivati in risposta a quattro question time, presentati dai consiglieri Veronese (Patto civico), Auletta (Una città in comune), Trapani (Pd) e Buscemi (Forza Italia). "Per dare una risposta concreta alle famiglie e alle attività produttive, come quelle turistiche il cui lavoro è principalmente nel periodo primaverile-estivo, la rata del 30 aprile verrà inoltre spostata più avanti: a giugno". E in riferimento agli aumenti ha aggiunto: "Sono inferiori alla media che si attesta intorno al 4%. Considerano che la percentuale di raccolta differenziata è aumentata, a Pisa si fermano, per il prossimo biennio, all’1,65%. Inoltre, stiamo lavorando per il 2022 con uffici e Sepi per ampliare gli interventi di welfare destinati ad anziani, nuclei con soggetti disabili e famiglie con Isee inferiore a 25mila euro per cui verrà prevista l’esenzione totale. Altri 600mila euro saranno infine destinati a bandi specifici per le famiglie. Tutto questo si aggiunge agli sgravi che sono già stati messi in atto per le attivitò commerciali nel periodo 2020-2021".

Nel dibattito sulla Tari entra anche Confcommercio: "Attività, imprese e pubblici esercizi stanno faticosamente mettendo fuori la testa dopo mesi di lockdown e restrizioni, aumento di materie prime e consumi energetici. Chiediamo quindi – dice il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi – una riduzione delle tariffe Tari, con la possibilità di suddividere gli importi in almeno quattro rate. È altrettanto importante poi eliminare la richiesta di fidejussione che riteniamo eccessiva, così come eccessivo è il piano di rientro dai debiti, che deve essere necessariamente rimodulato". Non solo: "Dopo il 30 giugno il suolo pubblico tornerà a pagamento per pubblici esercizi, locali, bar e ristoranti. Chiediamo che anche a Pisa sia gratuito per tutto l’anno, fino al 31 dicembre 2022, come deliberato da altre amministrazioni vicine".

Francesca Bianchi