FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Buco da quasi 2,5 milioni. Nei guai cardiologo pisano e manager di polo sanitario

La Guardia di Finanza denuncia tre amministratori della struttura a Viareggio. Accusa di bancarotta: dilapidati anche i finanziamenti dei soci fondatori

Pisa, 16 marzo 2024 – Un buco di quasi 2 milioni e mezzo ha fatto ’saltare’ i conti di un noto polo ambulatoriale in centro a Viareggio. Sono così finiti nei guai per bancarotta un noto medico cardiologo originario di Pisa ma residente da tempo a Viareggio, un commercialista e un’amministratrice legale.

E’ l’esito della complessa operazione dei militari del comando provinciale di Lucca, sotto il coordinamento della Procura, che ha portato a stringere il cerchio attorno a tre soggetti, tutti a diverso titolo amministratori della struttura sanitaria privata operante nel settore della fornitura di prestazioni ambulatoriali.

Le investigazioni, condotte dal gruppo Viareggio, sono scaturite a seguito del fallimento dell’azienda: da lì sono partiti accertamenti bancari, l’esame di documentazione e l’assunzione di numerose testimonianze da parte di dipendenti e fornitori.

Le indagini hanno permesso di smascherare il ruolo di amministratori occulti da parte del medico cardiologo e di un commercialista di Viareggio che, utilizzando una società riconducibile all’amministratrice legale di quella fallita, hanno distratto, nei pochi anni di attività, circa 350mila euro, ricorrendo a fatturazioni di “comodo”. Ciò ha determinato l’immediato dissesto, occultato però con la falsificazione dei bilanci e delle scritture contabili.

Inoltre, dall’esame dei dati bancari, i finanzieri hanno appurato che gli indagati avevano dilapidato, per finalità extra aziendali, circa 1 milione di euro proveniente da conferimenti e finanziamenti dei soci fondatori, cioè di coloro che avevano investito nel progetto del polo sanitario.

Tali condotte e i debiti contratti a vario titolo dal primo anno di vita dell’azienda e mai pagati dai tre amministratori, quantificati in circa 2 milioni 300mila euro, hanno prodotto il fallimento della società. Scattata così la denuncia per le tre persone, per più fatti di bancarotta, dalla semplice alla fraudolenta distrattiva, alla preferenziale e al falso in bilancio. Tutte le posizioni acquisite in sede di indagini preliminari, saranno ora vagliate dal giudice.

Francesca Navari