FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Stop sosta selvaggia. Auto mal parcheggiate e i bus non passano: "Da adesso denunce"

Ritardi nelle corse soprattutto nelle ore di punta per la scuola. At: "E’ interruzione di servizio pubblico. Situazione inaccettabile". La centrale operativa: "Un’ora fermi per una macchina in curva".

Stop sosta selvaggia. Auto mal parcheggiate e i bus non passano: "Da adesso denunce"
Stop sosta selvaggia. Auto mal parcheggiate e i bus non passano: "Da adesso denunce"

Sosta selvaggia "illegale" di auto a danno dei bus, rimasti impantanati nel traffico cittadino di Pisa al punto da far "saltare tutte le corse scolastiche" negli orari di punta in cui tanti ragazzi e ragazze escono da scuola per tornare a casa. Va da sé, a rimanere bloccati con la folle inserita anche pendolari nel tragitto casa-lavoro. Da qui, la decisione di Autolinee Toscane di "presentare formale denuncia presso le competenti autorità per interruzione di pubblico servizio verso quegli automobilisti che lasciano la propria auto in sosta illegale", interrompendo "lo svolgimento del servizio di Trasporto pubblico di linea" (Tpl).

At fa sapere tramite nota di aver provveduto ad informare della questione sia l’amministrazione comunale, la Provincia e la Regione, alla luce dei "disservizi a danno degli utenti del Tpl". Pertanto, è Autolinee stessa ha riportare i fatti: blocco della circolazione in corrispondenza della intersezione tra via Garibaldi e via Flamini, "dalle ore 13:16 alle 14:01" del 15 novembre, con le Linee 13, 50, 70, 80, 190 rimaste "interdette" per i servizi "urbani e extraurbani con funzionalità scolastica" per il Complesso Marchesi di Pisa. In più, a saltare sono state anche" tutte le coincidenze al nodo interscambio del Park Bologna, a Cenaia e a Casine, con grave disservizio per l’utenza scolastica".

"Il problema della sosta selvaggia - spiega Fabrizio Marchetti, Centrale operativa At di Pisa - è causato il più delle volte per la cattiva abitudine di persone che vogliono andare a prendere i ragazzi fino in classe, senza rendersi conto del danno che causano al traffico e a quelle linee che hanno a loro volta coincidenze con ulteriori corse: in Sesta Porta per raggiungere la zona pisana; la tratta Pisa-Pontedera lungo la 190 per collegare chi abita a Riglione o Navacchio".

Ma che è successo mercoledì? "Per un’ora un ragazzo ha lasciato la macchina in curva in via Flamini per andare in palestra - aggiunge Marchetti -. La stessa cosa avviene anche in altri punti: in via Benedetto Croce è prassi consolidata ormai la doppia o tripla fila, corsia preferenziale dei bus compresa. Idem in piazza Santa Caterina, in via San Francesco, situazioni di imbottigliamento avvengono un giorno sì e l’altro pure, innescando maxi ritardi e ricadute sui trasporti pubblici".

A Marchetti si accoda Lorenzo Bonanni del sindacato Faisa Cisal, la cui testimonianza è sottoscritta dalle altre sigle, Cgil, Cisl, Uil. "La situazione su Pisa è diventata insostenibile - racconta a La Nazione -. Siamo disperati e al limite della sopportazione. Chi deve vigilare faccia qualcosa: sono anni che chiediamo vigilanza e un presidio costante in snodi nevralgici del traffico cittadino". "In via Flamini? Le forze dell’ordine sono arrivate dopo 50 minuti, con l’autista del bus snodato lungo 18 metri che non riusciva a girare. Anche in via Valgimigli, all’ora di punta di entratauscita delle scuole ci sono auto parcheggiate ovunque che costringono l’autista a viaggiare contromano. In quel punto non abbiamo mai visto nessun vigile a presidiare la zona: siamo lasciati in balia di noi stessi". Per Bonanni, oltre il danno anche la beffa: "Al richiamo dell’autista verso l’auto in doppia fila - conclude -, spesso la cittadinanza non risponde tranquillamente, né tanto meno si scusa. Anzi, gli autisti vengono aggrediti verbalmente o fisicamente, nei casi peggiori".