Sicurezza negli ospedali. Tutti gli interventi dell’Asl

Pulsanti di chiamata di emergenza alla vigilanza privata nei presidi dell’area vasta, 40 dispositivi “Twice Touch”: il piano del gruppo prevenzione aggressioni.

Sicurezza negli ospedali. Tutti gli interventi dell’Asl

I carabinieri al Santa Chiara di Pisa (Foto Del Punta/Valtriani)

Dopo le nuove linee guida sulla sicurezza negli ospedali, la Asl Toscana nord ovest fa il punto sulla protezione degli operatori e la prevenzione delle aggressioni. L’azienda, infatti, precisa che da dicembre 2023 è stato approvato un articolato Piano economico finanziario dei progetti finalizzati (Pef) per il potenziamento dei dispositivi infrastrutturali e delle misure di comunicazione e formazione per la prevenzione delle aggressioni e la salvaguardia del personale. L’obiettivo è quello di proseguire il percorso di tutela, attivando nuove azioni mirate.

Una di queste può essere l’utilizzo, già sperimentato a Massa durante il 2024, della postazione mobile della guardia giurata. Una "volante" che staziona in una struttura territoriale ad alto rischio ma che effettua anche "ronde" e interventi in caso di chiamate d’emergenza. La sperimentazione sarà estesa nell’ultimo trimestre del 2024 e nel 2025 anche a Pisa.

Inoltre, dal 2023 l’azienda ha fatto installare dei pulsanti di chiamata d’emergenza alla vigilanza privata nelle strutture aziendali ospedaliere, soprattutto in pronto soccorso e psichiatria. A oggi sono stati inseriti 2 pulsanti fissi, il primo dei quali all’ospedale Santa Chiara, e forniti 5 pulsanti indossabili per la chiamata in emergenza. Prima della fine dell’anno ne saranno dati altri 11. Sempre in ottica sicurezza, entro ottobre, arriveranno 40 "Twice Touch", piccoli dispositivi di emergenza per inviare una segnalazione a una centrale di teleassistenza, con personale preposto alla vigilanza e alla gestione degli allarmi. La segnalazione può essere volontaria o in automatico ed è prevista anche una funzione che allerta in caso di caduta a terra dell’operatore. Il dispositivo, inoltre, invia alla centrale anche la posizione di chi è in difficoltà.

Anche la formazione gioca un ruolo determinante nella prevenzione delle aggressioni. Per questo dal 2022 l’azienda ha realizzato dei percorsi formativi rivolti a tutto il personale, soprattutto per i dipendenti che operano in servizi a maggior rischio. Essendo però un problema che riguarda la cittadinanza, nel Pef sono anche previste una serie di campagne di formazione e sensibilizzazione aperte a tutti cittadini, dai quali per primi deve nascere un maggiore rispetto per gli operatori sanitari.

La Asl ha infine sottolineato altre azioni che sono in fase di elaborazione, come l’installazione di ulteriori apparecchi di videosorveglianza nelle strutture aziendali ospedaliere e territoriali, e la modifica di alcuni contesti sul posto di lavoro. In particolare, c’è stato un miglioramento delle ‘vie di fuga’, degli accessi di alcuni reparti (soprattutto quelli psichiatrici), anche per permettere l’ingresso di vigilanza privata e forze dell’ordine, e degli infissi dei luoghi sicuri. Inoltre, è stata potenziata l’illuminazione di alcune aree interne ed esterne. Insomma, come spiega l’azienda "siamo sempre in prima linea quando si tratta di difendere i nostri dipendenti". Mar.Fer.