ANDREA MARTINO
Cronaca

Pisa torna in Serie A: promozione diretta dopo 26 anni

Il Pisa conquista la promozione diretta in Serie A dopo 26 anni, evitando i playoff. Ecco il pagellone di fine stagione.

Il Pisa conquista la promozione diretta in Serie A dopo 26 anni, evitando i playoff. Ecco il pagellone di fine stagione.

Il Pisa conquista la promozione diretta in Serie A dopo 26 anni, evitando i playoff. Ecco il pagellone di fine stagione.

Spettacolo ed entusiasmo nelle loro espressioni più pure: da anni, per la precisione 26, il Pisa non centrava una promozione diretta senza dover transitare obbligatoriamente dalle forche caudine dei playoff. E come accadde nel 1999, al termine della cavalcata trionfale che ricondusse i nerazzurri in C1 dominando il torneo di Serie C2, anche quest’anno lo Sporting Club ha fatto le cose in grande. Dopo il rompete le righe di venerdì pomeriggio, anche noi ci avviamo alla chiusura della stagione stilando il pagellone di fine anno del Pisa.

SEMPER 8. L’uomo di ghiaccio ha centrato la terza promozione consecutiva in A confermandosi il portiere più forte della categoria. NICOLAS E LORIA 6. Con il loro impegno quotidiano hanno tenuto alta la concentrazione di Semper.

CANESTRELLI 8,5. Incarna le caratteristiche atletiche, tattiche e tecniche del centrale moderno. Dopo la consacrazione in B, la Serie A lo attende per ottenere la lode.

BONFANTI 7,5. Difensore totale, capace di abbinare l’aggressività nella marcatura alla pulizia nella costruzione della manovra.

RUS 7,5. Torna alla base dopo la delusione della prima esperienza e si rivela un elemento di assoluto spessore e grande affidabilità.

CASTELLINI 7. Chiuso dalle gerarchie e dallo strepitoso rendimento dei colleghi di reparto, nel finale dimostra qualità cristalline.

ANGORI 8,5. Il sindaco è alla seconda stagione tra i professionisti, la prima in B, ma gioca con la qualità e la personalità dei grandi. SERNICOLA 6,5. Sfrutta le occasioni concesse da Inzaghi mostrandosi per quello che è: un top player della categoria.

CALABRESI 8. Re Artù è uno dei capitani dello spogliatoio: forgiato dalle difficoltà delle scorse annate, si prende la rivincita sulla cattiva sorte.

SUSSI 6. Sfrutta la chance per il debutto in B.

SOLBAKKEN 7,5. Innesto extra lusso di gennaio: ritmo, cilindrata e visione di gioco da palcoscenici superiori.

ABILDGAARD 7. Accetta il ruolo di gregario nonostante il pedigree da purosangue: seconda promozione di fila in A.

HOJHOLT 7. "Sette polmoni" si cala nella realtà italiana come se fosse in B da sempre.

PICCININI 8,5. Il Jolly esce dal mazzo ogni volta che c’è bisogno di sparigliare le carte in tavola: parte come outsider, chiude la stagione con i gradi di mezzala di alto rango.

TOURÈ 9. Davanti a lui i titolari del ruolo saltano dopo pochi giorni, lui risponde con la forza di un uragano: "King kong" travolge la fascia destra con fisicità, agonismo e tecnica.

MORUTAN 7. Spinge per tornare in nerazzurro e si gode ogni attimo della cavalcata, segnando un gol pesantissimo in una vittoria cruciale.

LERIS 6,5. Giusto il tempo di apprezzarne le abilità prima di salutarlo a causa dell’infortunio.

ARENA 6,5. Tra i più "penalizzati" dalle rotazioni, ogni volta che viene chiamato in causa risponde con qualità e personalità.

VIGNATO 6. Talento cristallino falcidiato da sfortuna e infortuni. LIND 8,5. Il "rinoceronte" è il centravanti perfetto per esaltare la tattica di Superpippo. Dopo poche settimane diventa un pisano adottivo dentro e fuori dal campo.

MEISTER 7,5. Fatica da prima punta, si esalta quando può partire dalla trequarti: è suo, di fatto, il gol che sancisce la promozione in Serie A.

MOREO 9. Giù il cappello di fronte al "cigno": la standing ovation tributatagli dall’Arena nell’ultima apparizione stagionale è soltanto un piccolo tributo al suo clamoroso campionato.

TRAMONI 9. Tecnicamente e tatticamente è di un’altra categoria: quella che disputerà tra qualche settimana.

MARIN 9. Promessa mantenuta: è la guida carismatica in una cavalcata strepitosa verso la promozione.

CARACCIOLO 9. Comandante, più che capitano: caccia via i fantasmi e le sofferenze di tre anni fa alzando al cielo la coppa del trionfo.

INZAGHI Senza voto per manifesta superiorità sul resto della concorrenza. Quel "noi" con cui si presenta nella prima conferenza ufficiale da allenatore del Pisa è il prologo a una favola dal finale dolcissimo.

M.A.