"Sequestrata nel container". Lei in percorso protetto. L’ex ora davanti al giudice

La donna, 36 anni, aveva presentato già querela per maltrattamenti e violenza sessuale "La struttura in cui viveva sigillata con lo scotch". La Procura: "Archiviare". L’avvocato si oppone.

"Sequestrata nel container". Lei in percorso protetto. L’ex ora davanti al giudice

"Sequestrata nel container". Lei in percorso protetto. L’ex ora davanti al giudice

Una storia lunga, complicata e dolorosa quella tra una 36enne di origini dell’est Europa e un 45enne croato. Lei aveva presentato querela per maltrattamenti in famiglia (572) e per violenza sessuale aggravata anche dall’suo di alcol. Secondo l’accusa lui l’avrebbe minacciata con le forbici e il coltello per farle chiedere l’elemosina alla stazione di Pisa costringendola anche ad avere rapporti contro la sua volontà. E’ stata aiutata tramite assistenti sociali, allontanata, ma sarebbe tornata proprio per le minacce.

Ma c’era un’altra ipotesi di reato, il sequestro di persona, contestazione archiviata perché durante le indagini non sarebbe emersa con pienezza dalle dichiarazioni della parte offesa.

Ieri in tarda mattinata, davanti alla giudice per le indagini preliminari Nunzia Castellano (pubblico ministero Giovanni Porpora), l’avvocato Arianna Tabarracci che tutela la 36enne si è opposta a questa decisione. E ha discusso il caso. L’ex compagno è assistito dall’avvocato Roberto Nocent.

La donna, che è ora fuggita all’estero, secondo quanto ricostruito, sarebbe stata costretta a vivere in un container in provincia di Pisa il cui ingresso sarebbe stato sigillato con lo scotch proprio per impedirle di andarsene. In un’altra occasione, invece, sarebbe riuscita a raggiungere un familiare fuori dalla città, ma l’ex sarebbe andato a riprenderla riportandola in zona.

Da qui l’accusa di sequestro.

La giudice si è riservata su questa storia.

Antonia Casini