PISA
Segreterie semi-vuote, assistenti tecnici in numero insufficiente, collaboratori scolastici col contagocce. La fatica quotidiana di presidiare tutti i plessi. Sopratutto quando le sedi vengono frazionate in giro per la città, per risolvere l’emergenza aule. L’organico del personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) è tornato all’epoca pre-Covid ma l’organizzazione della scuola nel frattempo è cambiata. E a rendere paradossalmente tutto più difficile, ci sono poi anche i fondi Pnrr che impongono ulteriori attività in termini amministrativo-contabili e di supporto alla progettazione. Le scuole navigano a vista e la scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana di autorizzare un numero estremamente esiguo e insufficiente di organico aggiuntivo ha già scatenato le prime proteste.
A far emergere a Pisa il problema è il dirigente dell’istituto Santoni-Gambacorti, Maurizio Berni: "Le unità di personale Ata assegnate non sono palesemente insufficienti. E’ una questione sia di numeri che di competenze. Anche a livello di ufficio tecnico la carenza è evidente. Il problema, inoltre, emerge con forza nei casi in cui subentra una riduzione consistente delle mansioni per uno o più collaboratori scolastici. A farne le spese sono proprio le operazioni di pulizia, le stesse riconosciute come fondamentali nel periodo covid". Organico Ata sul filo di lana anche al liceo scientifico Buonarroti: "Grazie ai lavori effettuati per recuperare nuove aule, abbiamo non solo un ingresso in più da sorvegliare ma anche, appunto, nuovi spazi da pulire. Ci riusciamo a malapena con le risorse che ci sono, quindi se fosse reintrodotta qualche misura straordinaria non saremmo in grado di soddisfare la richiesta" dice con chiarezza il preside Alessandro Salerni. Stessa situazione al Pacinotti-Galilei, in via Benedetto Croce: "Ci stiamo ma siamo al limite" conferma la preside Gabriella Giuliani.
Coperta stretta all’aberghiero Matteotti, istituto dove tra l’altro l’attività si svolge in gran parte nei laboratori: "Cerchiamo di far bastare la dotazione organica assegnata – afferma il dirigente Salvatore Caruso – anche se qualche unità in più ci farebbe comodo. Abbiamo a disposizione 18 Ata, ma va considerato che abbiamo serale, succursale, palestre fuori e laboratori. Se ad anno scolastico iniziato venissero emanate nuovamente direttive per la sicurezza o la sanificazione sicuramente, con questo organico, non sarebbero sostenibili". "L’organico Ata - aggiunge, infine, Federico Betti, preside del Da Vinci-Fascetti - è allineato con gli anni precovid, il che vuole dire che non saremmo in grado di gestire un’emergenza anche solo vicina a quella affrontata in questi ultimi due anni. Un esempio? Garantire accessi diversificati ed ingressi scaglionati, provvedere alle sanificazioni straordinarie".
Francesca Bianchi