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Appello dal volontariato: "Uscita di Pisa dall’Sds. Riorganizzare il sistema"

Durante l’inaugurazione di due nuove ambulanze alla Pubblica assistenza "Servizi più cari e difficili". Il sindaco Conti: "Insieme troveremo la strada".

Il momento del taglio del nastro per le due ambulanze

Il momento del taglio del nastro per le due ambulanze

di Antonia Casini

L’appello arriva in una giornata di festa per la Pubblica assistenza di Pisa: ieri mattina nel piazzale davanti alla sede dell’associazione sono state inaugurate due nuove ambulanze. Il presidente della Pa, Alessandro Betti, parla dell’uscita del Comune di Pisa dalla Società della salute: "Noi ci adattiamo sempre a ogni situazione, siamo sopravvissuti a due pandemie, la Spagnola e il Covid, ma vediamo crescere bisogni nuovi nella popolazione e, per mantenere i servizi, e andare oltre, ci sarebbe la necessità di una maggoire interazione tra le istituzioni e il mondo del volontariato". A margine, il presidente aggiunge: "Sono 30 anni che i Comuni non si occupano più di questi servizi. Un esempio: grazie a un’associazione temporanea d’impresa con altri enti gestiamo il trasporto di 185 persone con disabilità al giorno con 34 pulmini, ma abbiamo un unico committente. Come sarà lavorare per 7 committenti differenti? E poi da quando? I costi aumenteranno. È questa incertezza che ci preoccupa".

Domande rivolte a una plaeta di volontari con molti dei presidenti della 16 Pubbliche Assistenze della Zona Pisana di Anpas e il coordinatore di Zona Walter Mariotti. Ma anche il sindaco di Pisa Michele Conti, che risponde: "Premiante l’idea che i soci prestino le proprie risorse (i soldi saranno poi restituiti, ndr) per tramutarle in oggetti utili, il volontariato rappresenta un baluardo, un traguardo storico. La società è debitrice nei confronti di chi dedica agli altri merce sempre più rara, come il proprio tempo, ma il volontariato, fortunatamente, è ancora una grande attrazione. Le istituzioni hanno un rapporto ottimo con voi che svolgete servizi importanti, se non ci foste sarebbe tutto più complicato. Il volontariato va alimentato. Dobbiamo collaborare e ci sarà modo di interloquire per trovare strade e percorsi che aiutino i cittadini che hanno sempre più bisogno, basti pensare agli anziani in aumento. Siete linfa vitale".

Presenti anche il sindaco di San Giuliano Terme Matteo Cecchelli (con i consiglieri comunali Matteoni, Boggi e Pellegrini), il sindaco di Vecchiano e presidente della Provincia Massimiliano Angori. "Vi impegnate per gli altri, il valore vero del volontariato. L’appello è alla riorganizzazione dei servizi, al netto delle scelte legittime delle amministrazioni, occorre lavorare insieme per costruire una rete. Sono in crescita bambini con problemi, solo per fare un esempio. E questo è un impegno che dobbiamo prendere e portare avanti". "Siamo una grande area. Voi, con le vostre divise, dimostrate l’impegno che prendete davanti a tutti ogni giorno ed è sempre più difficile perché ci sono meno tempo e risorse. La comunità vi è riconoscente e grata. Il momento che viviamo è molto complicato e per questo occorre fare di più tutti". I mezzi sono stati benedetti da don Emanuele Morelli, direttore della Caritas e da "5 giorni parrocco del Cep". "Amo più le strade delle sacrestie. Queste persone donano attenzione e mezzi e lo fanno in un quartiere complesso. Siete un punto di riferimento".