Laura Natoli
Cronaca

“Denisa è stata decapitata”, le contraddizioni di Vasile: s’indaga su 5 donne sparite

L’assassino resta in carcere, lo ha deciso il gip. Ha confessato due delitti. Ma per gli investigatori la guardia giurata 32enne potrebbe aver ucciso ancora

“Denisa è stata decapitata”, le contraddizioni di Vasile: s’indaga su 5 donne sparite

Prato, 8 giugno 2025 – Resta in carcere il killer delle escort. Lo ha deciso ieri il gip di Prato Francesca Del Vecchio che ha convalidato l’arresto e disposto la detenzione in carcere per Vasile Frumuzache, romeno di 32 anni, padre di famiglia e guardia giurata, accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Maria Denisa Paun e Ana Maria Andrei, entrambe prostitute romene.

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Pericolo di fuga e reiterazione del reato le motivazioni con cui il giudice ha confermato l’arresto abbracciando in pieno la ricostruzione fatta dalla procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli.

Frumuzache, nell’interrogatorio di garanzia, ha ribadito al gip la versione dei fatti resa ai pm aggiungendo di non aver ucciso altre donne. Un punto sul quale gli investigatori stanno facendo nuovi accertamenti. Sarebbero cinque le donne sparite in circostanze misteriose in Toscana su cui si sta indagando per capire se dietro alla loro scomparsa ci possa essere la mano di Frumuzache. Il sospetto è che ci si possa trovare di fronte a un serial killer.

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Intanto ieri è stata svolta l’autopsia sul corpo di Denisa. L’esame è stato reso difficile dalla condizione in cui erano i resti della donna: qualche frammento di cranio (a cui il killer ha dato fuoco dopo aver decapitato la donna) e il corpo in avanzato stato di decomposizione. I particolari che emergono dai primi accertamenti effettuati sono raccapriccianti: Denisa sarebbe stata decapitata con un fendente netto.

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Maria Denisa Paun con il suo cagnolino (foto da Facebook)

L’accertamento è in contraddizione con quanto ha riferito l’assassino agli inquirenti. Il romeno ha sostenuto di aver tagliato la testa alla donna nella stanza del residence dove la escort svolgeva la sua professione e di aver usato un “coltello da cucina”.

La ferita però non è compatibile con l’uso di un “coltellino” ma piuttosto di un’ascia o un machete. Operazione che il romeno non avrebbe mai potuto fare nella stanza del residence di Prato in quanto gli investigatori non hanno trovato tracce di sangue e la camera non era stata ripulita. Quindi Frumuzache ha tagliato la testa alla donna in un altro posto. Forse con l’aiuto di qualcuno. L’autopsia non ha potuto accertare se Denisa sia stata strangolata o soffocata prima della decapitazione. È certo che Frumuzache ha portato il corpo di Denisa fuori dal residence chiuso in una valigia.

Il riconoscimento del cadavere è stato eseguito dalla mamma della donna a cui il medico legale ha mostrato la foto di un tatuaggio, sicuramente della escort. Il sospetto è che Frumuzache possa aver agito con un complice che lo ha aiutato a sbarazzarsi del cadavere nel campo sulle colline di Montecatini dove nell’agosto scorso ha gettato il corpo dell’altra escort, Ana Maria, a poche decine di metri di distanza da dove è stata trovata Denisa. I carabinieri, già dalla prossima settimana, eseguiranno nuovi sopralluoghi e la pulizia dell’area alla ricerca di indizi. Durante la perquisizione in casa di Frumuzache infatti gli investigatori hanno trovato ulteriori indizi: quattro cellulari e alcuni coltelli bruciati.

Denisa prima di arrivare a Prato era stata a Montecatini ed era venuta via prima del previsto. Possibile che avesse già incontrato la guardia giurata? A chi si riferiva quando al telefono un testimone l’ha sentita dire: “Se mi trovano mi ammazzano”. A chi si riferiva?