
Prato, un detenuto (cugino della 27enne uccisa) gli ha gettato olio bollente sul viso. Il mistero del secondo omicidio senza sangue. Indizi su possibili ulteriori vittime.
PRATOOmbre pesanti sul passato che potrebbero delineare uno scenario ancora più agghiacciante e tragico. Un ipotetico album di terribili ricordi. Da serial killer. Memorie al momento sepolte nel silenzio. Ma nuovi indizi trovati nella perquisizione nella casa di Vasile Frumuzache, la guarda giurata romena di 32 anni reo confesso degli omicidi di due escort connazionali, quello di Ana Maria Andrei di 27 anni risalente all’agosto del 2024 a Montecatini Terme e quello a Prato di Maria Denisa Paun, consumato nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorso, fanno ipotizzare agli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Luca Tescaroli, che potrebbero esserci altre vittime oltre ai due casi scoperti finora. Piste investigative che gli inquirenti vogliono verificare fino in fondo. "Non c’è altro", avebbe risposto Frumuzache agli investigatori. Ma la procura ha deciso di disporre l’esame di ben sette anni di traffico telefonico da e verso gli apparecchi fissi e cellulari di cui ha avuto disponibilità nel corso di questo periodo Frumuzache. Sarà ricostruita la sua rete di contatti. Si punta a analizzare i casi di donne scomparse nelle zone frequentate da Frumuzache, sicuramente in Toscana ma la ricerca potrebbe estendersi anche in Sicilia dove abita parte della famiglia, in provincia di Trapani. Dai nominativi delle utenze potrebbero emergere nomi di vittime scomparse come è successo con la sim telefonica di Ana Maria Andrei, riattivata la sera del 15 maggio 2025 mentre stava per consumarsi il destino mortale di Denisa a Prato. Scheda decisiva, catturata dalla cella e trovata nei tabulati.
Intanto stamani alle 8.30 è fissata a Pistoia l’autopsia sul corpo di Denisa, strangolata e poi decapitata, mentre sempre nella mattinata è prevista l’udienza di garanzia e di convalida del fermo in carcere per omicidio e soppressione di cadavere per Frumuzache, che dovrebbe comparire davanti al gip del tribunale di Prato. Sempre che la guardia giurata sia in grado di prendere parte all’udienza, dal momento che ieri alle 10.30 è stato aggredito da un detenuto all’interno del carcere della Dogaia, gettandogli dell’olio bollente in volto.Non si tratta di un carcerato qualsiasi: è un cugino 33enne di Ana Maria Andrei, la 27enne di cui venne denunciata la sparizione a Montecatini Terme l’1 agosto 2024, solo nella giornata di giovedì il vigilante ha rivelato di essere autore del suo femminicidio. La sua presenza avrebbe scatenato la protesta degli altri romeni. Frumuzache è stato spostato in un altro reparto dove è avvenuta l’aggressione. Frumuzache è stato trasportato al pronto soccorso: gli sono state riscontrate ustioni di primo e secondo grado sul volto, è stato dimesso e riaccompagnato in carcere.
Ci sono ancora dubbi sulla ricostruzione della dinamica dell’omicidio di Denisa: il 32enne potrebbe non aver agito da solo nell’occultamento e soppressione del cadavere. Il reo confesso ha detto di aver strangolato e poi decapitato la vittima nella stessa camera del residence. Risulta che nella stanza non ci siano tracce di sangue, né apparenti segni di pulitura di materiale ematico. Che il vigilante intenda coprire qualcuno? Un’ipotesi all’esame è che qualcuno possa averlo aiutato. A tal proposito la procura di Prato aspetta i filmati delle telecamere pubbliche del Comune per verificare la veridicità della confessione anche rispetto ai tragitti e agli orari riferiti dalla guardia giurata.
Sara Bessi