GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Nuotatori di talento. Ma costretti all’"esilio"

C’è una "golden generation" di nuotatori e nuotatrici pratesi che sta già conquistando allori internazionali (soprattutto a livello giovanili) e...

Gianmarco Sansone dopo il successo alle Universiadi

Gianmarco Sansone dopo il successo alle Universiadi

C’è una "golden generation" di nuotatori e nuotatrici pratesi che sta già conquistando allori internazionali (soprattutto a livello giovanili) e che è forse la più nutrita di sempre nella storia del movimento sportivo laniero. Nessuno di loro però, si allena a Prato. Perché se Gianmarco Sansone, Lucrezia Domina, Bianca Nannucci e Sofia Biagi stanno facendo incetta di medaglie in Italia ed in Europa, nessuno di loro è tesserato per una società pratese né si allena presso la Colzi – Martini di via Roma.

Oltre due decenni fa c’era la Futura, che teneva a battesimo quell’Andrea Righi al quale solo quella che è la miglior generazione italiana di sempre, perlomeno ad oggi (Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla e Domenico Fioravanti) negò una qualificazione alle Olimpiadi di Sydney 2000 che sarebbe stata meritata. E in anni relativamente più recenti, né Francesco Moroni (campione italiano "ragazzi" nei 200 stile nel 2008) né Gioele Origlia (campionessa italiana assoluta nei 100 stile nel 2017) avrebbero mai lasciato la Futura o Prato.

Del resto la società fa il massimo, riuscendo ad avvicinare al nuoto e a lanciare giovanissimi potenziali talenti (al pari dell’Azzurra) ma anche la qualità degli impianti sportivi è fondamentale per crescere. E le piscine pratesi (via Roma in testa) non offrono evidentemente queste garanzie. Sembrano esserne ancor più consapevoli, rispetto alle passate generazioni, gli stessi nuotatori di livello che hanno scelto altre società al di fuori della provincia: il poggese Sansone, reduce dalle due medaglie alle Universiadi, è tesserato per l’Esseci Nuoto di Calenzano.

Il "caso" di Nannucci, convocata a soli 17 anni per i Mondiali in corso a Singapore, è in parte differente, avendo la doppia cittadinanza (è nata negli Stati Uniti da genitori pratesi) ma nemmeno lei è tesserata per la Futura o per l’Azzurra, nonostante le origini: ha optato per la Rari Nantes Florentia. E poi c’è chi ha scelto Campi Bisenzio: è il caso di Domina (oro insieme a Nannucci e alla Nazionale nella staffetta 4X200 agli Europei giovanili in Slovacchia, poche settimane fa) che dopo aver iniziato nella Futura ed essere passata all’Azzurra, da qualche stagione si è accasata all’H.Sport Firenze.

Stessa compagine nella quale milita la più giovane pratese del lotto, la quindicenne Sofia Biagi che ha conquistato due medaglie al Festival Olimpico della Gioventù Europea in Macedonia. Il nuoto pratese, in ultima analisi, sta forse vivendo uno dei migliori periodi di sempre. Ma pur riuscendo a sfornare e far crescere talenti, i club del territorio non sembrano avere più la possibilità di trattenerli: il messaggio implicito è che per arrivare all’eccellenza bisogna lasciare la città, allenandosi in strutture più funzionali talvolta distanti solo poche decine di chilometri.

E se così fosse, la speranza di invertire la tendenza non può non essere riposta anche nel futuro "Stadio dell’Acqua" di Iolo.

Giovanni Fiorentino