GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Il nuoto non sfonda. Strutture sotto la lente

C’era una volta il nuoto pratese, capace di sfornare periodicamente nuotatori e nuotatrici di livello nazionale soprattutto a livello...

Lucrezia Domina ha scelto di lasciare Prato per unirsi all’H.Sport Firenze

Lucrezia Domina ha scelto di lasciare Prato per unirsi all’H.Sport Firenze

C’era una volta il nuoto pratese, capace di sfornare periodicamente nuotatori e nuotatrici di livello nazionale soprattutto a livello giovanile. E c’erano le società capaci soprattutto di tenere tra le proprie fila gli elementi sopracitati, anche quando il loro talento non sfuggiva ad altri club più strutturati. C’era una volta, appunto: la realtà dice che a Roma è in corso il "Trofeo Settecolli" e stavolta né AzzurraFutura parteciperanno con propri rappresentanti. Premessa: sarebbe ingiusto imputare la colpa alle due società che si trovano spesso a dover fare le nozze con i fichi secchi fra mille difficoltà legate in primis all’impiantistica. Tenendo conto di ciò, anzi, i risultati ottenuti da entrambe le compagini sono più che apprezzabili. Se entrambi i club hanno conquistato numerose medaglie a livello regionale ed interregionale in questa stagione, quel che manca è l’agonista capace di competere su base nazionale. La Futura aveva fino ad un biennio fa (o poco più) Gioele Origlia, laureatasi campionessa italiana "assoluta" nei 100 stile nel 2017, la quale nel 2021 arrivò quarta al Settecolli sfidando Federica Pellegrini. E anche ai campionati italiani, il club presieduto da Roberto Di Carlo andava un tempo con l’obiettivo di centrare almeno un podio, forte della direzione tecnica di Sandro Castagnoli: Francesco Moroni, oggi trentatreenne, si laureò campione italiano "ragazzi" nei 200 stile nel 2008 portando la Futura sul gradino più alto. Sull’altra sponda, anche l’Azzurra ha battuto un colpo in tempi più recenti: come dimenticare l’exploit di Andrea Vannucchi, campione italiano "ragazzi" nei 200 rana nel 2019? Certo, se la mancanza di agonisti potenzialmente da Nazionale può essere dovuta a tanti fattori è anche vero che l’unica nuotatrice pratese di quel livello, Lucrezia Domina, ha scelto di lasciare Prato per unirsi all’H.Sport Firenze ed avere maggiori garanzie in termini di strutture.

Ai tempi di Moroni, ma anche a quelli di Origlia, difficilmente sarebbe successo. Il nuoto pratese, in ultima analisi, è comunque ancora capace di produrre tanti sportivi di buon livello e se si estende il raggio al nuoto artistico e alla pallanuoto, il bilancio è più positivo. Ma, come più volte denunciato in passato dalle società stesse, sono gli impianti a rappresentare talvolta un problema, iniziando dal pallone pressostatico di via Roma che spesso ha reso difficoltoso, dopo i danni subiti, l’uso della piscina. Per eccellere, insomma, bisogna lasciare la città: lo testimoniano i casi di Lorenzo Bruni, Chiara Tabani, Giuditta Galardi, della stessa Domina. E la nuova piscina di Iolo dovrà servire anche ad invertire questa tendenza.

Giovanni Fiorentino