GABRIELE MASIERO
Cronaca

Sciopero dei dipendenti comunali: "Adesione record anche tra i vigili"

Secondo Cgil, Uil e Cub ha partecipato anche l’85% del personale della polizia municipale: "Sconfessata la linea della giunta di centrodestra che non ha voluto l’accordo. Inaccettabile mancanza di dialogo".

Sciopero dei dipendenti comunali: "Adesione record anche tra i vigili"

"Circa l’85% del personale della polizia municipale ha aderito oggi allo sciopero indetto da Cgil, Uil e sindacato autonomo Cub per protestare contro l’organizzazione del lavoro dei dipendenti comunali e le turnazioni della polizia municipale". Lo hanno reso noto Federico Giusti e Giovanna Caporali della Cub compiacendosi della "riuscita della protesta". In piazza ieri sotto il Comune anche le altre sindacali che hanno proclamato la giornata di astensione dal lavoro. Al presidio si è presentato anche l’ex comandante Alberto Messerini, ieri regolarmente in servizio e, ha detto ai presenti, "incaricato proprio di seguire la manifestazione", si è soffermato a discutere con alcuni di loro, suscitando qualche reazione contraria da parte dei vigili che hanno deciso di scioperare: "Quello che mi preme ricordarvi - ha detto Messerini in un rapido conciliabolo - è che la difesa del Corpo dovrebbe andare avanti a tutto e invece ci sono troppe lotte intestine e cattiverie incrociate". A portare solidarietà ai lavoratori sono arrivati le forze politiche di opposizione: Pd, Sinistra Unita, La città delle persone e Una città in comune. "Da mesi - spiegano i capigruppo del centrosinistra Matteo Trapani (Pd), Paolo Martinelli (La città delle persone) e Luigi Sofia (Sinistra unita) - i lavoratori di Comune e Polizia municipale chiedono soluzione ai numerosi problemi creati dalla giunta e ancora irrisolti. Ma è soprattutto inaccettabile il fatto che non si riesca a porre rimedio nella dialettica con dipendenti e sindacati tanto da portare i lavoratori a uno sciopero che rappresenta il punto finale di un dialogo mai veramente instaurato". Per Stefania Corucci di Una città in Comune "il vizio d’origine è la riforma della macrostruttura che non risolve i problemi, cui si aggiunge la cancellazione della figura del dirigente per il comando della municipale, finita direttamente sotto il controllo del sindaco". Posizione, quest’ultima lamentata anche dai sindacati: "Sono tante le problematiche irrisolte - osservano Giusti e Caporali - dal regolamento di mobilità interna per impedire ogni discrezionalità ai trasferimenti, l’autonomia della macchina organizzativa e scongiurare intrusioni politiche, le progressioni verticali che dovranno essere a beneficio di tutti i profili e non solo per una parte ristretta in base agli obiettivi di mandato del sindaco. La decisione della Giunta di centrodestra di non arrivare all’accordo con i sindacatii proponenti lo sciopero è stata sconfessata dai lavoratori comunali".