
Ricercatrici (foto d'archivio)
Pisa, 5 giugno 2025 – Rigenerare il colon senza bisturi. È la promessa del progetto Daedalus, finanziato dal programma Horizon Europe e coordinato dal centro di ricerca Enrico Piaggio dell'Università di Pisa.
Con un budget complessivo di 7,7 milioni di euro, di cui oltre 1 milione destinato al centro pisano, il progetto mira a cambiare il trattamento delle malattie colorettali che colpiscono più di 2,2 milioni di europei, offrendo un'alternativa concreta e meno invasiva alla chirurgia tradizionale. «Vogliamo dimostrare - osserva Giovanni Vozzi, ordinario di bioingegneria di Unipi, a capo del progetto - che è possibile intervenire in modo mirato e minimamente invasivo, combinando tecnologie endoscopiche avanzate con biomateriali intelligenti capaci di rigenerare selettivamente mucosa e sottomucosa del colon». Questi innovativi biomateriali, applicati direttamente sulla lesione tramite tecniche di stampa endoscopica, si spiega, reagiscono a stimoli esterni come luce o campi magnetici e rilasciano fattori di crescita, molecole antibatteriche e antifibrotiche per stimolare la rigenerazione e ridurre complicanze. L'impatto atteso non riguarda solo i pazienti, soprattutto anziani e soggetti con colite ulcerosa o Fap, ma coinvolge anche l'intero ecosistema medico-industriale: dagli ospedali ai professionisti sanitari, dalle industrie dei dispositivi medici e dei materiali avanzati fino agli enti regolatori e alla comunità scientifica nei campi dell'ingegneria tissutale e dei biomateriali.