REDAZIONE PISA

San Rossore, show e (quasi) miracoli. Oberer si aggiudica la "Piazza"

Il cavallo della Dormello Olgiata domina facendo rivivere i fasti della famosa scuderia. Nel premio “Goldoni” per il vincitore Conformist si prospetta un interessante 2025. .

Il castrone di 3 anni Oberer, con la monta di Pasquale Borrelli, ha rinfrescato le grandi glorie della razza Dormello Olgiata andando a vincere a San Rossore, nel giorno di Santo Stefano, la Listed Race premio “Piazza dei Miracoli”. La prestigiosa corsa, sulla distanza dei 2200 metri, proviene dall’ippodromo romano delle Capannelle dove era conosciuta da molti anni come premio “Villa Borghese”. La corsa rappresentava l’ultima occasione dell’anno per gli stayer dotati di caratura classica. I favori del pronostico erano rivolti al grigio Budrio ma alla prova dei fatti, al termine di un duro confronto qual è quello sui 2200 metri della pista grande, è prevalso il dormelliano Oberer che ha preceduto, con un poderoso allungo, il favorito Cime Tempestose e Soligo che non finisce mai di stupire per la sua positività.

Anche i puledri avevano la loro bellissima chance per concludere bene l’anno, cioè il 27° premio “Goldoni”, Handicap Principale sulla distanza dei 1500 metri. Superfluo ripetere che il “Goldoni” celebrato con questa corsa non è il famoso commediografo, che pure visse per alcuni anni a Pisa, ma il cavallo di Thomas Rook che, con la monta del figlio Berti, vinse il Derby Reale del 1896. Tredici i puledri al via e successo netto di Conformist (M. Sanna) che ha battuto Muntiak e la coraggiosa femmina Love Celeste, molto progredita rispetto all’ultima scialba prestazione. Dal “Goldoni” ci si attende sempre una carriera brillante del cavallo che lo vince: perciò aspettiamo il puledro alle prove del 2025.

Un’altra bella corsa era il premio “Carlo Lawiev”, handicap sulla distanza dei 1750 metri della pista grande. E’ la prima volta che questo nome compariva in un programma sul Prato degli Escoli, un riconoscimento al secondo presidente nella storia dell’Alfea, l’uomo che subentrò nel 1912 al defunto Giacinto Fogliata restando ai vertici dell’Alfea fino al 1929. La corsa, sulla distanza dei 1750 metri della pista grande, ha visto il successo del ‘vecchio‘ Shikami che è andato a battere, pur partendo dall’ultima posizione all’ingresso in dirittura, Native Beach. Il finale vertiginoso imposto da Shikani è stato molto apprezzato dal pubblico che lo ha accolto con un’autentica ovazione fors’anche perché il cavallo era il secondo favorito...

Infine, nella maiden premio “Garibaldi Spighi”, che fu per molti anni (1929-1965) presidente della società Alfea, fra i 14 puledri al via sulla distanza 1750 metri, il favorito Ruggito non ha deluso battendo, con Dario Di Tocco in sella, l’estremo outsider Resolution che pagava al totalizzatore qualcosa come 134! Le altre corse sono state vinte da Mister Mela (C. Sanna), Greenvalchiria (D. Di Tocco), Donoussa (S, Urru) Si torna a correre domenica 29.

Renzo Castelli